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ACRI: Area Progressista, è Guerra Intestina Nel PD

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La nascita dell’area progressista all’interno del Pd ha determinato l’immediata reazione del “partito ufficiale”.
“Apprendiamo – è scritto in una nota a firma Partito Democratico – Circolo di Acri – la nascita di una pseudo area politico-culturale interna al partito, senza che il Partito Democratico ne fosse a conoscenza. L’intento di questa pseudo-area è quello di promuovere un radicale rinnovamento della politica con al centro l’etica e la meritocrazia”.
Per il Pd, “i promotori sono ex amministratori, presidenti di fondazioni e tecnici, in una sola parola “esodati” della politica alla ricerca esasperata di un posto al sole e che, strumentalmente, coinvolgono in rivendicazioni personali iscritti al partito che dopo la fase congressuale hanno condiviso il nuovo percorso entrando a far parte della segretaria politica. A parere di questi soci fondatori dell’area tematica il Partito Democratico vivrebbe una fase anomala.
Si dimentica – prosegue il comunicato del Pd -, volutamente, la recente fase congressuale, svoltasi nel mese di settembre, che ha visto la partecipazione di simpatizzanti, cittadini e iscritti al Pd e conclusasi con l’elezione a stragrande maggioranza dell’attuale segretario e del direttivo del circolo di Acri.
La democrazia vuole rispetto per la maggioranza in un lavoro sinergico per la crescita del partito pur condividendo le discussioni di merito al suo interno in un confronto dialettico e trasparente”.
Per il Partito Democratico, “in questo momento di difficoltà del centro-destra, poiché è sotto gli occhi di tutti il suo fallimento politico-amministrativo, i componenti della pseudo area tematica, anziché fare lezioni di morale e di etica al partito e ai suoi rappresentanti legittimamente eletti in seno alle istituzioni, che continuano a metterci “la faccia” per difendere la realizzazione del progetto politico del Pd, dovrebbero dimostrare senso di appartenenza e lealtà. Purtroppo questi principi non appartengono a chi per decenni ha messo in campo la politica degli struzzi o a chi entra e esce dal partito secondo le convenienze del momento.
La direzione politica – è ancora scritto nella nota -, democraticamente eletta, e gli iscritti sono gli unici delegati a rappresentare il partito quindi è intollerabile che al suo interno esistano aree che hanno il solo scopo di aggregare persone che per decenni si sono serviti della politica per avere incarichi di governo, nomine per consulenze e vitalizi, in barba ai costi e ai tagli della politica. Si è arrivati finanche, pur di consolidare “presidenze”, a chiedere sostegno a forze politiche del centro-destra. Né possono fare lezioni alcuni tecnici, che per decenni, senza regole, criteri o principi hanno ricevuto incarichi milionari in barba alla meritocrazia, l’etica e la morale. Il nostro obiettivo era e rimane la costruzione di un partito fatto di uomini liberi, aperto alla società civile e in grado di recepire le istanze che da essa provengono per una valida alternativa al centrodestra che dia fiducia e speranza di cambiamento”.


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