Politica

Acri-Bocciatura del predissesto, l’ira delle opposizioni su Tenuta

Condividi:

Sul sindaco Nicola Tenuta c’è prevedibilmente il fuoco incrociato delle opposizioni, all’indomani delle considerazioni conclusive con cui la Corte dei Conti regionale ha bocciato il predissesto presentato dal Comune di Acri.
Il Pd, in riferimento all’ultimo consiglio comunale, sulla riconferma di Fabbricatore alla presidenza dell’assemblea, scrive che “la maggioranza ha dimostrato ancora una volta la propria forte indole all’occupazione delle poltrone. Lo spettacolo penoso a cui tutti noi siamo stati costretti ad assistere ha superato ogni ragionevole limite e ha messo a nudo una classe dirigente politicamente inconsistente”. L’esercizio del potere “non è mai stato cosi fine a sé stesso, quando invece dovrebbe essere asservito al bene collettivo”.
Sulla bocciatura del predissesto, “vorremmo chiedere conto al sindaco Tenuta di come intenderà procedere in seguito alla bocciatura del piano di rientro, non votato dal Partito Democratico, da parte della Corte dei Conti. Chiediamo al sindaco Tenuta, che si è intestato la paternità di questo scellerato piano, quali saranno le sue future “magie” contabili”.
Ancora più duro il Movimento Acri Democratica, dei consiglieri Viteritti e Cavallotti, per i quali il piano “è stato bocciato poiché non ha rispettato i due pilastri sui quali il piano era fondato: l’incremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie, la riduzione percentuali delle spese correnti. Sul primo grava la riduzione degli incassi per tributi locali, non dipendenti del tutto dalla volontà amministrativa, ma che comunque sono legate alle spese. Infatti, se si riducono le spese, possono essere ridotte anche le entrate”. Sul secondo, “come è possibile procedere alla riduzione delle spese se non è stato effettuato nessuna reale manovra per il contenimento della spesa corrente? Si è sempre provveduto, spesso, ad affidi diretti a ditte e professionisti, anziché a gare o procedura di evidenza pubblica. Il tutto per favorire ditte o professionisti, probabilmente vicine all’amministrazione e senza poter godere dei benefici in termini economici e qualitativi della concorrenza tra le varie ditte o professionisti. Non esenti da responsabilità i dirigenti, oltre a quelle in capo alla politica”.
Sul contenzioso legale, “su cui la Corte dei Conti chiedeva un resoconto sintetico, sullo stato del contenzioso, il Comune, alla data del 20 giugno 2016, non è stato in grado di fornire informazioni dettagliate, mentre poteva essere comunicata la condanna per circa 1.200.000 euro, relativa al contenzioso Consorzio Stabile Olimpia, definita con Lodo Arbitrale dell’ Anac, che avrebbe potuto essere definita in maniera transattiva a circa 70.000 euro”. Su questo, “il sindaco ha sempre negato, l’assessore Martelli non ha mai smentito. I cittadini pagheranno”.
Sulle spese legali, “il Comune avrebbe potuto avere una riduzione, con l’istituzione dell’Ufficio Legale, proposta dai noi già dal 2013”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 23-09-2016 Piero Cirino


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!