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ACRI: CGIL, Mai Chiesta la Revoca del Decreto sullo Spoke

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Nei giorni scorsi aveva suscitato qualche polemica la presa di posizione della Cgil, comprensorio del Pollino, circa la realizzazione dell’ospedale Spoke, prevista dal decreto n.191, del 20 dicembre scorso, a firma del commissario ad acta per il Piano di Rientro dal debito sanitario regionale, Giuseppe Scopelliti.
E’ di ieri un comunicato della Funzione Pubblica della Cgil, del comprensorio di Cosenza.
“Al fine di contrastare – vi si legge – la diffusione di notizie false che tendono a screditare la nostra organizzazione sindacale”, la Cgil precisa alcuni aspetti della questione.
“in data 14/01/2013 – è scritto nella nota del sindacato -, si è tenuta una riunione presso l’Asp in cui si è discusso, oltre a problematiche inerenti alla mobilità, anche del decreto 191 del 20/12/2012. Nella stessa riunione, dopo avere preso atto della comunicazione del Direttore Generale per l’applicazione del suddetto decreto, la Cgil ha proposto la costituzione di un tavolo tecnico, così come specificato anche nella nota 0010051 del 15/01/2013, inviata dallo stesso Direttore Generale ai sub commissari per l’attuazione del piano di rientro”.
La Cgil “ha preso atto dell’esistenza del decreto e ha chiesto al Direttore Generale dell’Asp che ne venga data applicazione nei tempi e modi previsti. Altre sigle sindacali presenti hanno chiesto la revoca del decreto, ma non la Cgil, la quale si è fatta promotrice del tavolo tecnico(come risulta nei verbali), mettendo a disposizioni proposte organizzative che potrebbero dare dignità ai presidi ospedalieri di Acri e San Giovanni Fiore”.
Risultano quindi “infondate e fuori da ogni riscontro le dichiarazioni secondo le quali sia stata la Cgil a chiedere la revoca del decreto. La costituzione del tavolo tecnico punta al superamento del campanilismo e al superamento di “manovre” poco pulite di qualche “pseudo amico” degli acresi.
Per il sindacato, “la logica non è e non deve essere quella di togliere a qualcuno per dare ad altri, semmai potenziare chi in precedenza è stato depauperato di servizi ed attività. Dare risposte ai cittadini e ai loro bisogni deve essere l’obiettivo comune, ma questo potrà avvenire se tutte le forze sane remeranno nella stessa direzione e verso un obiettivo unico.
Questo è quanto – conclude il comunicato della Cgil – al momento è emerso dagli incontri ed è tempo di smetterla di buttare fango addosso alla nostra organizzazione sindacale che ha sempre e solo pensato al bene comune con la dignità e la serietà che ci ha sempre contraddistinto”.

fonte: Il Quotidiano della Calabria


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