Cronaca

ACRI : Comune, Arriva la Tasi

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Con una nota informativa apparsa sul sito istituzionale, il Comune informa che “da quest’anno entra in vigore il tributo per i servizi indivisibili (Tasi), una delle componenti della Iuc”.
L’imposta è dovuta “da chiunque possiede o detiene a qualsiasi titolo fabbricati (compresa l’abitazione principale e le relative pertinenze) e aree fabbricabili, mentre non è dovuta sui terreni agricoli. Se l’immobile è posseduto o detenuto da più soggetti, essi sono obbligati in solido all’adempimento dell’obbligazione tributaria”.
Nel caso in cui l’unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto di proprietà o usufrutto, l’imposta è dovuta nella misura del 30% dall’occupante, mentre il 70% viene versato dal titolare del diritto reale (proprietario o usufruttuario).
Il regolamento di riferimento è stato approvato dal consiglio comunale nello scorso mese di luglio.
La Tasi non deve essere versata sui terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, sui terreni classificati o classificabili nelle Categorie da E/1 a E/9, sui fabbricati con destinazione ad usi culturali; sui fabbricati  di proprietà della Santa Sede indicati nel Trattato Lateranense e quelli destinati esclusivamente all’esercizio di culto e relative pertinenze, sui fabbricati appartenenti agli Stati Esteri ed alle organizzazioni internazionali, sui fabbricati utilizzati destinati allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive.
La Tasi deve essere versata in due rate: versando il 50% del dovuto in acconto entro il 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre oppure in unica soluzione il 16 dicembre.
La base imponibile utilizzata per il calcola della Tasi è la stessa prevista per l’Imu, quindi il valore imponibile dei fabbricati è pari alla rendita risultante il catasto e vigente dall’01 gennaio dell’anno di imposizione rivalutata del 5%; alla rendita rivalutata viene poi applicato il moltiplicatore previsto per la categoria catastale dell’immobile. Il Comune non invierà cartelle e ognuno dovrà procedere per proprio conto al calcolo.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 19-09-2014.


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