Politica

Acri-Dimissioni Ferraro, maggioranza in difficoltà

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Non si può certo dire che le dimissioni del vicesindaco Salvatore Ferraro siano state un fulmine a ciel sereno, ma hanno comunque prodotto conseguenze politiche fragorose sull’amministrazione comunale.
Ferraro all’indomani della bocciatura della fondazione Mab, alla maggioranza non le aveva certo mandate a dire, rivolgendo alla medesima critiche durissime, ribadite anche nella sua lettera di dimissioni inviata al sindaco Nicola Tenuta.
Questo passaggio ovviamente da fuoco alle polveri delle opposizioni, che faranno sentire la loro voce già nelle prossime ore.
Ferraro è il quarto assessore dimissionario su cinque dall’inizio della legislatura, cioè in tre anni. Della squadra iniziale rimane solo Ottone Martelli.
Al di là delle motivazioni, in alcuni casi di natura personale, come quelle di Pasquale Benvenuto e Maria Francesca Coschignano, in altri su vicende squisitamente politiche, come nei casi di Paola Capalbo e Salvatore Ferarro, il dato non può che penalizzare l’attività amministrativa. Intanto per una questione di continuità. Chi arriva ha comunque bisogno di un fisiologico periodo di rodaggio, per prendere confidenza con la carica. Ma c’è anche una oggettiva difficoltà dovuta al mantenimento degli equilibri interni alla maggioranza, che, oltre ai quattro assessori, ha perso per strada anche i consiglieri Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, che sono passati tra le file delle opposizioni consiliari.
Da oggi si apre ufficialmente la caccia al sostituto di Ferraro, anche se la prevedibilità delle dimissioni aveva dato un po’ di tempo al sindaco Tenuta per riflettere e non trovarsi impreparato. Il vicesindaco aveva numerose deleghe, tra cui Cultura e Ambiente, e va quindi trovata una figura compatibile con esse.
Ferraro va via con qualche interessante risultato. Intanto è stato lui a volere fortemente l’avvio di una non più procrastinabile raccolta differenziata. I dati dicono che le scelte con le quali il servizio è stato attivato sono state giuste.
L’ex vicesindaco davanti alla polemica non si è mai tirato indietro e lo ha fatto anche quando non toccava a lui esporsi. Oggi queste cose gliele riconoscono anche quelli che fino a ieri erano i suoi avversari politici, ma in molte circostanze il giudizio è viziato dall’opportunità del momento. Ovviamente non solo di luci è fatta la sua esperienza triennale, come dimostrano giudizi che nella vis polemica hanno talora travalicato i limiti del lecito, ma non sarà facile per Tenuta trovare un valido sostituto.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 02-06-2016.


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