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Acri-Domani ad Acri evento Slow Food

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Domani ad Acri, nel Palazzo Sanseverino-Falcone, si terrà il primo “Forum regionale sul ritorno alla terra e all’entroterra”, promosso dalla condotta Pollino Sibaritide Arberia, con la collaborazione del Comune di Acri, alla presenza dei rappresentanti di Slow Food Italia, con il coinvolgimento dei piccoli produttori d’eccellenza di tutta la Calabria.
“L’evento – si legge in una nota – ha ricevuto anche il patrocinio ufficiale della Regione Calabria, che ha riconosciuto la significativa rilevanza ed il valore regionale della manifestazione, coerente con i principi di crescita economica, sociale e culturale della comunità calabrese”. È finalizzato, “infatti, a ribadire valori, contenuti e metodi dell’adesione culturale e militante a Slow Food e Terra Madre e destinato a rappresentare uno dei più importanti momenti regionali di approfondimento e rilancio dei temi e delle questioni connesse alla sovranità alimentare, alla difesa del territorio ed alla valorizzazione in chiave turistica ed economica dei centri storici e del patrimonio della aree interne”.
Alla manifestazione, che si terrà s partire dalle ore 16:00, interverranno, tra gli altri, Antonio Cherchi in rappresentanza del comitato esecutivo nazionale di Slow Food Italia, e Silvio Barbero, presidente del collegio dei garanti di Slow Food Italia. Sono stati invitato anche il presidente delle Regione Calabria, Mario Oliverio, tutti i consorzi e le associazioni di categoria dell’agroalimentare, la rete della ristorazione tipica e i sindaci dei diversi territori coinvolti.
Al Forum “stiamo invitando ad intervenire per la prima volta insieme tutte le giovani esperienze di ritorno alla terra di tutta la Calabria che stanno capovolgendo paradigmi e tabù ereditati. Tutti quelli che stanno testimoniando con passione, formazione, competenza, visione e numeri alla mano che i cervelli non sono più quelli che fuggono e che, per un copione scritto da altri, devono per forza abbandonare la Calabria ed il Sud. Ma che i cervelli sono quelli che con intelligenza, innovazione e da protagonisti stanno dimostrando che non soltanto qui c’è tanto da fare, che non soltanto qui c’è qualità della vita da vendere ma che è soprattutto qui, nella terra e nell’entroterra che oggi si può e si deve costruire, più che altrove, un’altra economia, ricchezza da condividere e sviluppo ecosostenibile per tutti”.

Da “Il Quotidiano del Sud” dell’08-12-2018 Piero Cirino


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