Politica

Acri – Fabbricatore resta presidente

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Cosimo Fabbricatore rimane presidente del consiglio di Acri. Tuttavia l’esito della discussione e della votazione di ieri nell’assemblea è stato assai meno scontato di quanto si potesse prevedere.
Quella votata ieri è stata la terza mozione presentata nei confronti di Fabbricatore ed è stata presentata dalle opposizioni. E’ stata respinta con il voto determinante del diretto interessato. Ma questo si sapeva già.
Ciò che non rientrava tra le ipotesi plausibili era qualche voce di dissenso tra i banchi della maggioranza.
Chi si aspettava una compagine consiliare granitica non aveva previsto i dubbi sollevati da Pietro Pettinato, che aveva sottoscritto la seconda presentazione della mozione di sfiducia a Fabbricatore, nella scorsa primavera, ma che in aula era ritornato sui suoi passi.
Ieri ha chiesto una sospensione del consiglio comunale per ulteriori chiarimenti in maggioranza. I consiglieri si sono riuniti in una saletta attigua e le urla si sentivano distintamente. Si è trattato di una discussione dai toni accesi, ma che alla fine ha permesso alla compagine che sostiene l’esecutivo Tenuta di recuperare anche il voto di Pettinato, il quale, rientrando in aula, ha dichiarato che “se Fabbricatore dovrà essere rimosso, sarà solo perché lo avrà deciso la maggioranza”.
Questo passaggio ha ovviamente acceso le polveri delle opposizioni, che hanno raccolto la palla al balzo per mettere a nudo i problemi di una maggioranza che ieri ha seriamente rischiato di sgretolarsi.
Quanto accaduto ieri sicuramente lascerà il segno, dimostrando che ci sono delle crepe interne su cui lavorare, ma non mette al riparo neanche Fabbricatore, che comunque dovrà riflettere sul modo in cui è stato confermato.
Al di là dell’intervento di Pettinato, il resto della maggioranza ha difeso a spada tratta il presidente del consiglio, definendo strumentale la presentazione della mozione di sfiducia e derubricandola a una inutile perdita di tempo.
Lo stesso Cosimo Fabbricatore, nel suo intervento, si è difeso, rispondendo a tutti gli addebiti che gli erano stati mossi nel documento.
Le opposizioni invece portano a casa un risultato che va al di là delle più rosee previsioni. Volevano dimostrare che in consiglio la maggioranza ha le stampelle ed è riuscita a mettere in evidenza le sue magagne politiche.
Nel corso della discussione, le minoranze hanno provocatoriamente chiesto a Fabbricatore di fare un passo indietro, dicendosi disponibili a votare un altro presidente scelto tra i consiglieri di maggioranza.
Insomma, il consiglio di ieri ha restituito diversi spunti politici su cui ragionare, da più prospettive.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 16-01-2016.


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