Politica

Acri-Ferraro pronto a dimettersi

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Sembra essere arrivata al capolinea l’esperienza a vicesindaco e assessore con più deleghe di Salvatore Ferraro.
Una serie di dissensi con la maggioranza consiliare rendono sempre più improbabile la sua permanenza nell’esecutivo guidato da Nicola Tenuta.
La proverbiale goccia che ha fatto traboccare un vaso da tempo vacillante è rappresentata dall’adesione Mab, il programma dell’Unesco che ha portato al riconoscimento delle Riserve della Biosfera, aree da gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. In consiglio comunale è stata portata la “Fondazione in partecipazione della riserva della biosfera Sila”, alla quale Acri dovrebbe aderire.
Nelle assise l’approvazione continua a slittare per resistenze interne alla maggioranza e questo è uno dei progetti in cui Ferraro ha profuso straordinarie energie. Nei giorni scorsi, anche i manifestanti del sit-in hanno spinto, pure con una raccolta di firme, affinché si convochi immediatamente il consiglio per la discussione risolutiva. Ferraro è amareggiato per la chiusura che viene da alcuni settori della maggioranza consiliare. Tra gli interessi che spingono affinché Acri non aderisca, vi sono quelli dei cacciatori, per timori che venga limitata l’attività venatoria.
Il Mab offrirebbe una formidabile vetrina di visibilità internazionale al territorio e per il vicesindaco è inaudito che questo non sia sufficiente a una immediata adesione al progetto.
C’è poi la questione ospedale. Ferraro, come il sindaco Tenuta, è convinto che il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera sia soddisfacente per l’ospedale di Acri. Quando in consiglio il sindaco ha ringraziato il commissario Scura, il consigliere Pettinato si è scagliato sia contro la struttura commissariale che contro il presidente Oliverio. Per Ferraro, il decreto è un ottimo risultato e l’amministrazione dovrebbe raccoglierne i frutti piuttosto che prendere schiaffi in casa propria. Questi i motivi di più evidente dissenso, ma altri se ne potrebbero aggiungere. E’ stato uno dei più convinti assertori della esternalizzazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta e i risultati dei primi mesi, per il funzionamento del servizio, sono decisamente incoraggianti.
La probabile defezione del vicesindaco indebolirebbe oltremodo la compagine del governo cittadino. Salvatore Ferraro è uno degli assessori scelti al di fuori delle liste di candidati a supporto di Tenuta nel 2013. Sua moglie fu tra i più votati, ma si dimise proprio per fargli posto.
Ha una lunga esperienza politica alle spalle e spesso in questi quasi tre anni ha rappresentato il parafulmine dell’esecutivo e della maggioranza, anche nei momenti di maggior tensione. In diverse circostanze non si è sottratto alla polemica, rispondendo, anche a muso duro, agli attacchi rivolti all’amministrazione comunale.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-03-2016.


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