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Acri-Il ‘Monumento ai caduti e dispersi delle due guerre’ rimarrà ad Acri

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Il “Monumento ai caduti e dispersi delle due guerre” verrà restaurato e ricollocato nel centro cittadino.
E’ l’esito dell’incontro di ieri, in Municipio, tra l’artista che l’ha realizzato, Gino Scarsi, e il vicesindaco Salvatore Ferraro.
Il Maestro Scarsi si farà carico del trasporto dell’opera in Piemonte e dell’intervento di restauro. Il Comune provvederà al suo ritorno in Calabria e al costo dei materiali necessari all’intervento.
Gino Scarsi effettuerà il restauro gratuitamente, mentre il Comune spenderà una cifra non superiore ai tremila euro.
In tarda mattinata, nella sede municipale, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale è stata data la notizia della ricollocazione del Monumento in una piazza o strada del centro.
Erano presenti Gino Scarsi, accompagnato da sua moglie e da Geppino Ritacco, noto in città per il suo attivismo antimilitarista e ambientalista, il vicesindaco Salvatore Ferraro e l’ex assessore comunale Amedeo Gabriele.
Scarsi, dopo aver ribadito il suo abominio per qualsiasi conflitto bellico, si è detto “felice che l’opera rimanga ad Acri” e “soddisfatto dell’esito dell’incontro avuto con l’amministrazione comunale”.
Per Ferraro, “con questo accordo Acri potrà riappropriarsi di un’opera che porta con sé un simbolo che ognuno di noi deve far proprio: la ripulsa della guerra”.
L’opera fu realizzata da Scarsi nel 1977 e fu accolta dalla città di Acri nel 1984. Non ha mai avuto una collocazione in una pubblica piazza o strada, ma ha sempre vagato per il territorio comunale.
Nel 2007, e questo spiega la presenza di Amedeo Gabriele ieri, l’allora amministrazione Coschignano commissionò un primo intervento di restauro, al termine del quale l’opera non fu comunque esposta al pubblico.
Ancora oggi è collocata nei pressi di un deposito comunale. Scarsi, nei giorni scorsi, aveva ripetutamente sollecitato l’amministrazione comunale a dire se fosse sua intenzione riappropriarsi dell’opera, in caso contrario aveva chiesto che venisse portata altrove.
Il restauro dovrebbe essere completato entro qualche mese, comunque prima della fine di dicembre, quindi il Monumento tornerà ad Acri giusto in tempo per poter essere esposto nell’anno del centenario della Grande Guerra.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 06-06-2015.


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