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Acri-Presentato il romanzo ‘Donne del Sud’

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Raramente la presentazione di un libro attira un numero cospicuo di attenzioni. Sabato scorso, anche grazie a una formula suggestiva e una indovinata location, “Donne del Sud”, il nuovo romanzo di Massimo Conocchia, è riuscito a catalizzare l’interesse di un nutrito pubblico.
L’iniziativa, promossa dalla fondazione culturale “Vincenzo Padula”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, si è tenuta nel chiostro dell’ex comunità montana “Destra Crati – Sila Greca”.
Dopo i saluti di Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione “Vincenzo Padula”; e di Salvatore Ferraro, assessore comunale alla Cultura; sono intervenuti Franca Azzarelli, docente e scrittrice; Eugenio Maria Gallo, giornalista e scrittore; Franco Alimena, editore; Cataldo Perri, musicista e scrittore; e Fulvio Librandi, docente di Etnologia all’Unical e autore della postfazione. Ha concluso la serata l’autore.
I vari interventi sono stati accompagnati dalla voce dell’attrice Laura Marchianò, che ha letto alcuni brani tratti dal libro, e dalle note di Cataldo Perri, accompagnato dai musicisti Checco Pallone ed Enzo Naccarato.
“Donne del Sud” è il primo romanzo di Massimo Conocchia, che lo scorso anno aveva dato alle stampe il racconto autobiografico “Voglia di emergere”.
Il libro è un affresco sulla condizione femminile nel Meridione nel secolo scorso, fatta di soggiacenza e sovente di sottomissione alla figura maschile, anche con la compiacenza di codificazioni normative che per lungo tempo hanno favorito il perpetuarsi di una simile situazione.
La trama ruota intorno alla vicenda esistenziale della protagonista Francesca, ma si tratta di un pretesto per descrivere un destino comune alla stragrande maggioranza delle donne meridionali nel Novecento.
Gli ospiti della serata hanno sottolineato all’unisono la sensibilità dell’autore nell’accostarsi a un tema fortemente dibattuto e sul quale sono stati consumati fiumi di inchiostro. L’interesse del libro sta proprio nella sua capacità di risultare originale nella sia pur vasta pubblicistica che ha trattato l’argomento.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’01-09-2015.


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