Cronaca

ACRI : Questo per il commercio è stato io peggiore degli ultimi cinquant’anni

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Lancia lennesimo grido dallarme, circa la crisi in cui versano le attività commerciali, il presidente della Confcommercio di Acri, Vincenzo Toscano.
Ci si aspettava qualcosa di più scrive, in una nota, a proposito delle vendite nel periodo natalizio -. Un periodo natalizio povero come quello di quest’anno è arduo da ricordare. Per cominciare, il salasso delle bollette e dei tributi locali e nazionali (Acqua, Tares, ecc), a fronte di servizi inadeguati, unito al mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali, associato a una diffusa incertezza sul futuro economico, ha provocato un calo consistente dei consumi.
Per Toscano, inoltre, perfino le luminarie natalizie, che hanno sempre addobbato e illuminato le vie del paese, quest’anno sono state inesistenti. Consequenziale è stata la ricaduta negativa sulle imprese locali. Statisticamente la vita delle attività commerciali è sempre più breve e le cessazioni di attività sono fortemente superiori alle nuove aperture.
Questo è il peggiore degli ultimi cinquant’anni per le attività di commercio al dettaglio, basti considerare che secondo dati Istat ci sono in media in Italia 63 fallimenti al giorno, che negli ultimi dieci mesi chiudono in media 260 imprese al giorno e che dieci milioni di italiani vivono sotto la soglia di povertà. Anche a livello territoriale, escludendo pochi settori, come per esempio quello dell’elettronica, dell’informatica e alcuni discount, tutti gli altri hanno registrato una forte diminuzione delle vendite. Bisogna assolutamente trovare una soluzione per contenere questa difficile situazione e contrastare questo circolo vizioso. Snellire la burocrazia, attuare una revisione della pressione fiscale e agevolare l’ accesso al credito, favorirebbero la salute delle aziende.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 04-01-2015.


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