Politica

Acri-Reciproci sgambetti, è scontro aperto tra maggioranza e opposizioni

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ACRI – Il primo consiglio comunale della nuova legislatura consegna un quadro politico di aperto scontro tra maggioranza e opposizioni. Chi pensava a un giorno di festa, soprattutto per i tanti neofiti tra gli scanni delle assise municipali, ha dovuto prendere atto di un auspicio mal riposto.
Le elezioni di presidente e vicepresidente dell’assemblea si sono infatti incaricate di chiarire come stiano realmente le cose e che i rapporti tra le forze politiche sono tutt’altro che improntate all’uso del fioretto.
E’ stato lo stesso sindaco Pino Capalbo a dire in apertura di consiglio comunale alle opposizioni che se il loro atteggiamento è quello dello sgambetto tentato nell’elezione del presidente del consiglio comunale, “da questa parte troverete un muro di cemento armato”. Il riferimento era al tentativo degli avversari di creare crepe nella maggioranza.
I sei consiglieri di opposizione infatti hanno votato per Raffaele Morrone, il consigliere più votato alle recenti elezioni, che ambiva alla carica di presidente, ma che ha dovuto ingoiare il rospo e sacrificare le sue aspirazioni personali all’esigenze di unità della coalizione.
Capalbo e Morrone, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, si sono affrettati a smentire dissensi interni alla maggioranza, ma non potevano fare diversamente. Alla fine, Mario Fusaro è stato designato presidente dell’assemblea, anche con il voto di Morrone, ma non con quello delle opposizioni. La maggioranza ha comunque restituito il colpo, eleggendo di fatti il vicepresidente, la cui scelta doveva essere in capo alle minoranze.
L’impressione è che, al di là delle dichiarazioni d’intenti, le tossine della recente campagna elettorale non siano ancora state smaltite.
Il clima di scontro aperto si è riacceso anche in occasione del voto sulla revoca della delibera consiliare sull’esternalizzazione del servizio di riscossione. Capalbo ha confermato le intenzioni di internalizzarlo, ma non ha escluso un nuovo bando all’esterno se non dovesse riuscirvi. Le opposizioni, al momento del voto, hanno abbandonato l’aula e le accuse di incoerenza rivolte dal sindaco ad Anna Vigliaturo, con cui ha condiviso l’opposizione all’amministrazione Tenuta, hanno scatenato la reazione di quest’ultima, mettendo in chiaro fin da subito il clima al calor bianco tra chi governa e chi è chiamato a vigilare sulle azioni di governo.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 15-07-2017 Piero Cirino


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