Politica

Acri-Udc, sulla cultura maggioranza sorda alle nostre proposte

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Sulle politiche culturali dell’amministrazione comunale arrivano le bordate dell’Udc.
“Ancora una volta – si legge in una nota – la maggioranza è sorda e chiusa rispetto alle sollecitazioni che provengono dalla minoranza. La proposta di emendare la composizione del comitato di gestione della biblioteca comunale, avanzata dai consiglieri dell’UDC, e condivisa anche dai consiglieri del Pd, è stata respinta dalla maggioranza. Si trattava di inserire nel comitato – prosegue l’Udc -, come già indicato nel regolamento del 1993, un rappresentante degli organi collegiali della scuola di I e II grado e un rappresentante delle associazioni e istituzioni culturali, che insieme al responsabile del Settore Cultura, al direttore, a due cittadini nominati dalla maggioranza e uno nominato dalla minoranza, si occupassero del governo della biblioteca”.
Per lo scudocrociato, “l’intento di togliere la politica dagli organismi e di snellire il funzionamento degli stessi non appare raggiunto, e anzi l’aver inserito l’emendamento proposto sarebbe stato un segno di apertura verso la città e verso le istituzioni che operano sul territorio locale. Pretestuosa è l’accusa, mossa ai consiglieri di minoranza tutti, di non partecipare alle commissioni, perché è risaputo che molto spesso proprio la minoranza garantisce la regolarità delle stesse, sempre che ci siano i documenti a disposizione su cui discutere, motivo per cui le sedute di frequente vengono rinviate”.
Inoltre, “dopo gli attacchi ingiustificati alla gestione del Maca, dopo la sua paventata chiusura, le accuse di gestione personalistica, di mancanza di ricaduta culturale, forse finalmente l’amministrazione si ravvede sull’importanza dello stesso e sulla sua valenza artistica e culturale”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 07-02-2015.


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