Politica

Acri-Viteritti e Cavallotti, Tenuta appeso a un filo

Condividi:

Il Movimento Acri Democratica, dei due ex consiglieri di maggioranza Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, attacca duramente il sindaco Nicola Tenuta, all’indomani del rientro in giunta di Paola Capalbo.
“Il sindaco – si legge in una nota del gruppo consiliare – non finisce di sorprendere. La nomina ad assessore di Paola Capalbo non è altro che l’ennesima sceneggiata replicata. La Capalbo era stata già nominata nel 2013, con deleghe alla Cultura, Pubblica Istruzione, Rapporti con le Università, Turismo, Salvaguardia del Centro Storico, Agricoltura e Forestazione ed era stata costretta, a suo dire, a rassegnare le sue “irrevocabili” dimissioni, con tanto di conferenza stampa, nel mese di maggio 2015, perché “l’esecutivo non godeva della libertà di agire di cui dovrebbe godere” in “un clima inquisitorio” a causa di “certi personaggi” .
Ma anziché esordire accusando gli altri e dando la colpa ad “un pezzo della maggioranza oggi all’opposizione” – scrivono ancora Viteritti e Cavallotti – , che sempre suo dire “le avrebbe impedito di lavorare e produrre serenamente quanto aveva previsto” perché non è rientrata in giunta quando questo “pezzo di maggioranza” è passato all’opposizione? E lei che si diceva essere “un cane di razza”, perché non ha combattuto anziché dimettersi, considerato che poteva contare sull’appoggio della maggioranza ? Tale comportamento dimostra la totale coerenza politica di tali personaggi.
Perché il sindaco – chiede ancora il Movimento Acri Democratica – , soddisfatto, per il contributo della Capalbo, non l’ha richiamata all’epoca delle dimissioni dell’assessore Coschignano, scegliendo invece la Luzzi?”.
Secondo i due ex consiglieri di maggioranza, “la verità è che il sindaco è politicamente appeso a un filo. Non gode più dell’appoggio elettorale che lo ha portato a vincere le elezioni. Nessuna fiducia da parte delle persone a lui più vicine. La scelta della Capalbo è stata un ripiego. E ricordiamo anche quali sono stati i “danni” provocati dalla Capalbo nel periodo in cui ha svolto il ruolo di assessore: progetto Maca-Art, seconda annualità, perso il finanziamento di circa 250.000 euro dalla Regione Calabria; forte contrapposizione contro la fondazione “V. Padula”, che da quindici anni “organizza solo kermesse e passerelle”, sempre a suo dire; allestimento del museo della civiltà contadina senza l’abbattimento di barriere architettoniche”.
Ma per il sindaco Tenuta “è tutto a posto e nell’annuncio della “riesumazione” della Capalbo ricorda “l’ottimo contributo fornito, interrotto solo per colpa di parte della maggioranza, ora guardiamo al futuro”. Ma quale futuro? Se il presente è insito di questa ipocrisia, le ore sono contate e presto speriamo di vedere i titoli di coda”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’11-06-2016.


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!