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RENDE: Via marconi, Marciapiedi Penosi

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Marciapiedi dissestati, buche, parti di pavimentazione mancanti ,dislivelli , erbacce e per finire radici di alberi che vengono fuori “ingrossando” a tradimento l’asfalto e gli stessi marciapiedi. Non stiamo descrivendo “l’arredo urbano” di una città del terzo mondo, ma siamo invece a Rende, una delle città più popolate e frequentate della Calabria, sede di uffici ed attività commerciali, ma soprattutto di una delle maggiori “industrie” calabresi: l’Università della Calabria. La nostra “passeggiata” tra i “marciapiedi” rendesi si è svolta su Via Marconi, strada, che rappresenta uno dei principale punti di transito per i residenti, per gli universitari, che ogni giorno si recano all’Ateneo calabrese e per i lavoratori. Su via Marconi la situazione “marciapiedi” è penosa ma soprattutto pericolosa, prima di approfondire l’argomento diamo una veloce definizione di marciapiede, per far ciò non abbiamo consultato i libri dei futuri ingegneri dell’Unical, ma ci siamo limitati alla più semplice e veloce Wikipedia:” Un marciapiede è uno spazio sopraelevato posizionato al lato di una strada, riservato al transito ed allo stazionamento dei pedoni. L’etimologia della parola è legata al francese: infatti è composta da marche à pied (marcher = camminare; à pied = a piedi)”. Ecco, l’etimologia della parola dovrebbe dire e far capire già tutto, ma purtroppo a Rende, marcher (camminare) à pied (a piedi), è quasi impossibile. Gli abitanti, i visitatori e le centinaia di studenti che ogni giorno “passeggiano” sono messi a dura prova così come le loro caviglie, Su via Marconi e nelle strade limitrofe, fare una semplice passeggiata o magari uscire con passeggini o in carrozzella se si ha qualche handicap motorio, si trasforma in un lungo e pericoloso percorso a ostacoli. Soprattutto se si è anziani. Per non parlare poi delle donne che per sfoggiare la propria femminilità, decidono di indossare scarpe coi tacchi, neppure così vertiginosamente alti, mettendo a repentaglio l’incolumità degli automobilisti (sdrammatizziamo un po’) , ma soprattutto la loro, tra una buca e una sconnessione. Spesso su Via Marconi si segnalano episodi che vedono i pedoni protagonisti in negativo con distorsioni e cadute ormai all’ordine del giorno, Non sempre i cittadini denunciano,, anche perché la giurisprudenza e la burocrazia italiana è come in tante cose lunga e contorta, paga chi dovrebbe vigilare sul marciapiede disastrato, e in molti casi i singoli Municipi, portati in tribunale dai pedoni feriti, possono a loro volta rivalersi sulle ditte appaltatrici a cui ė stata affidata la manutenzione. Gli esperti legali consigliano: chiedere subito l’intervento dei vigili urbani; scattare qualche foto del luogo dell’incidente; fare mettere a verbale i testimoni dell’accaduto; recarsi subito al pronto soccorso per farsi refertare anche se le lesioni non sono evidenti, ma si ha dolore. Ma per evitare tutto ciò non sarebbe meglio intervenire per evitare che qualcuno si possa fare male molto seriamente? Di chi è di competenza? Di terzi o del Comune?. Tanti cittadini si lamentano della situazione, ma poi in pochi ci mettono la faccia denunciando a chi di competenza (ma questo è un altro argomento ) Nel frattempo, prima di una risposta alla domanda , non resta che una buona “passeggiata” a tutti.

Francesco Spina
fonte : Il Quotidiano del Sud


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