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Acri-“La Casa di Abou Diabo” spiega l’immigrazione agli studenti

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Nei giorni scorsi, i ragazzi ospiti del centro di seconda accoglienza “La Casa di Abou Diabo” di Acri hanno incontrato le classi IV e V del Liceo Scientifico “Vincenzo Julia”. L’incontro è stato promosso dall’associazione “LiberAccoglienza”, dalla Cooperativa Atlante e dal Comune di Acri, nell’ambito del progetto Sprar “Adolescenza senza confine”.
L’invito, come si apprende da una nota dell’associazione “LiberAccoglienza”, “è stato raccolto dalla Dirigente Scolastica dell’istituto, che ha subito messo a disposizione l’Auditorium del plesso per l’incontro volto a sensibilizzare le nuove generazioni su un tema tanto discusso quanto a volte poco conosciuto come l’immigrazione”.
Nel corso dell’incontro “gli studenti hanno potuto “toccare con mano” una realtà presente sul territorio da ormai otto ann”.
L’introduzione è stata fatta dalla Dirigente, che ha ringraziato l’associazione “LiberAccoglienza” per l’iniziativa presa; ha preso poi la parola il responsabile della struttura, Luigi Branca, il quale ha presentato l’equipe della struttura e ha fornito dei dati riguardanti le statistiche nazionali e regionali sugli sbarchi avvenuti nell’ultimo anno. All’iniziativa hanno preso parte anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Acri, Franco Gencarelli; Maria Paola Capalbo, in qualità di professoressa dell’Istituto e di vicesindaco; e il professore Giusto D’Auria, che ha progettato e coordinato l’incontro. Sono intervenuti, rispondendo alle domande fatte dagli studenti, l’operatore legale, l’operatore sanitario, l’educatrice e l’assistente sociale. Sono state date testimonianze dagli ospiti presenti, soprattutto con la visione di un filmato fatto con il cellulare dal barcone poco prima dell’arrivo sulle coste italiane.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 22-12-2016 Piero Cirino


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