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ACRI: PD, Cristofaro ha Offeso il Partito

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ACRI – La conferenza stampa di Giuseppe Cristofaro, candidato alle Primarie del Pd, ha prevedibilmente innescato un meccanismo di reazioni. La prima è quella del partito, con una nota ufficiale.
“Giuseppe Cristofaro – vi si legge -, ha sferrato un attacco nei confronti del partito, che ha definito “chiuso”, artefice di “un’opposizione poco chiara e trasparente dovuta all’ambiguità di alcuni personaggi che vi operano al suo interno”, e ancora un partito che non ha saputo veicolare l’interesse dei cittadini a esprimersi nel corso delle primarie nazionali di domenica scorsa, e, infine, l’attacco più duro e ignobile, l’accusa di agire in maniera antidemocratica, non consentendo di procrastinare la data delle primarie locali previste per il prossimo 16 dicembre”.
Per il Pd, “è doveroso fare chiarezza riguardo alle illazioni sopraelencate, perché l’intelligenza non va offesa pensando di manipolare sofisticamente le parole allo scopo di creare un teatro di nefandezze in cui possa giganteggiare la propria immagine”.
Secondo il Partito Democratico, “il candidato Cristofaro, dirigente regionale del partito è stato alla finestra negli ultimi due anni e mezzo dell’amministrazione Trematerra, senza mai preoccuparsi di prendere posizione, in una logica consociativa a lui evidentemente cara; contrario a ogni proposta di cambiamento, ovviamente per fini personali, si è scagliato contro i suoi stessi compagni di partito, si ricordi a tal riguardo la lettera dai toni scurrili e volgari indirizzata al suo “compare” per bloccare la candidatura a sindaco di Mario Bonacci. Nel 2005 ancor prima di conoscere l’esito delle elezioni, Cristofaro sparò a zero sul gruppo dirigente e sul candidato a sindaco Elio Coschignano. Nel 2010 non condividendo la candidatura di Giacomo Cozzolino si defilò da qualsiasi impegno elettorale, salvo comizi di piazza mirati alla denigrazione del candidato.
Basta questa succinta ricostruzione storica – prosegue la nota – per smentire clamorosamente le accuse di ambiguità, scarsa coesione, etc., che il candidato alle Primarie Cristofaro muove agli “inquisiti” del partito.… attaccare i presunti vizi altrui serve a giustificare i propri”.
In riferimento alla Primarie nazionali, “il partito ha organizzato la manifestazione profondendo impegno e serietà, la partecipazione c’è stata, probabilmente si poteva fare meglio, tutto è migliorabile, ma non si dimentichi che proveniamo da un clima di sfiducia nei confronti della politica e il risultato ottenuto deve essere considerato con rispetto per quei cittadini che hanno dato, con la loro partecipazione, il segnale che la politica, quella onesta, può ancora essere in grado di rintracciare le aspettative, le priorità della comunità in cui viviamo, per di più in un periodo così buio.
Quindi il “termine “clan” riferito al direttivo. Il direttivo è un organismo, come chiaramente Cristofaro sa, eletto democraticamente dal congresso e non certo un gruppo di famiglie dove si organizzano petizioni, mascherandole magari con la parola partecipazione, finalizzate unicamente a ottenere voti”.


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