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ACRI: PD, Sulla Fuscaldo Prevale la Linea Morbida

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C’era attesa per conoscere le determinazioni del direttivo del Partito Democratico, convocato d’urgenza dopo le vicende dell’ultimo consiglio comunale.
Il voto a favore del riconoscimento dei debiti fuori bilancio e del piano di riequilibrio finanziario decennale della consigliera Fabiana Fuscaldo, a fronte della linea di astensione decisa dal partito, aveva fatto ventilare un provvedimento di espulsione ai suoi danni.
L’espulsione non c’è stata, anche se la Fuscaldo e il Pd vivono come separati in casa.
In una nota, domenica scorsa, la consigliera, eletta nella lista satellite del Pd “Acri bene Comune”, spiegava che “non ho intenzione di continuare un rapporto, che è sempre più sbilanciato e viziato dal pensiero monocratico, da anteporre persino agli interessi generali della città. Con l’augurio che il pluralismo e il rispetto della diversità ritornino in essere nel Pd di Acri e con la sincera e fondata speranza che, come in un passato lontano, possano nascere nella nostra città altre sezioni e centri di aggregazione del Pd in cui si possa guardare più in la dei personalismi e dei piccoli interessi personali e di bottega”.
In sostanza, come dire: non me ne vado se non mi cacciate, sebbene il rapporto sia pregiudicato. La Fuscaldo, come ha spiegato in consiglio comunale, si sente pienamente coinvolta dal progetto Pd, ma ad Acri vi è una situazione che potrebbe diventare insostenibile.
Ieri, sulla vicenda, è intervenuto, con un breve comunicato, anche il segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli.
“Non posso non condividere – scrive Guglielmelli – l’analisi sulla situazione economica dell’ente comunale effettuata dal circolo Pd di Acri. Occorre mettere in campo subito azioni volte a tagliare gli sprechi e a rimettere in equilibrio finanziario e contabile il comune di Acri a partire dalle proposte concrete formulate dal gruppo consiliare e dal direttivo del Pd”.
Per questo motivo, “condivido anche il voto di astensione espresso dal gruppo consiliare, secondo quanto deciso negli organismi di partito, perché da una parte rappresenta responsabilità verso la città e dall’altra criticità sull’immobilismo degli amministratori. Ogni altra posizione è assunta a titolo personale e non impegna assolutamente il Partito Democratico”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’01-08-2014.


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