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ACRI: Rifiuti,FIamme nel Centro Abitato

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Momenti di grande apprensione si sono vissuti ieri, in tarda serata, in pieno centro abitato.
In Via Enrico Berlinguer, una zona nel cuore del centro cittadino, qualcuno ha dato fuoco al cumulo di rifiuti accatastato in corrispondenza di alcuni cassonetti.
Le fiamme che si sono immediatamente sviluppate hanno suscitato l’allarme dei residenti che hanno avvertito, con più telefonate i Carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Per questi ultimi sono intervenuti quelli di Rende, che sono giunti ad Acri intorno alle 22:30 e che hanno domato le fiamme.
Non vi sono stati danni, ma quello che è successo è emblematico di una situazione che nel centro presilano ha raggiunto i limiti della sostenibilità.
Eppure solo pochi giorni fa l’amministrazione comunale, attraverso una nota stampa, aveva assicurato che l’emergenza rifiuti era finita. Negli ultimi giorni, in realtà, lo spettacolo offerto dai cassonetti stracolmi di rifiuti si incaricava di smentirla.
Per il Comune, “dopo il blocco totale, che ha determinato l’accumulo sul nostro territorio di circa seicento tonnellate di rifiuti”, da Acri, nelle scorse settimane “sono partiti in media due autocompattatori al giorno, con un carico di venti tonnellate, sufficienti a smaltire nemmeno la produzione giornaliera, che si aggira, incredibilmente, intorno alle trenta tonnellate”, e si è proceduto “con i doppi turni e, nel termine di una settimana, il centro urbano e le contrade dovrebbero tornare a risplendere”.
Purtroppo la mole di rifiuti accatastati intorno ai cassonetti dicono implacabilmente che le previsioni degli amministratori sono state fin troppo ottimistiche.
Anche il comitato “Là Mucone rinasce” nelle scorse settimane aveva alzato la voce, evidenziando “la mancata raccolta dei rifiuti presso la zona da oltre un mese, con conseguente accumulo di spazzatura al di fuori dei cassonetti di raccolta e nei boschi limitrofi. Il disservizio, oltre a preoccupare i cittadini dal punto di vista sanitario, sta provocando gravi ed irreparabili danni dal punto di vista ambientali”.
I membri del comitato, “preoccupati dell’incolumità dei propri concittadini, sollecitano l’amministrazione a intervenire con la massima urgenza”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 16-12-2013.


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