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Acri-Ripartono le attività archeologiche

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A seguito della stipula della Convenzione tra il Comune, l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria, prende avvio il progetto pluriennale di indagini archeologiche sul territorio di Acri.
Dal 12 settembre e per cinque settimane successive saranno impegnati, informa una nota dell’amministrazione comunale -, infatti, archeologi professionisti e un gruppo di studenti di archeologia iscritti a diversi atenei italiani, attraverso mirate ricognizioni, perlustreranno il territorio al fine di documentare le numerose presenze antropiche antiche. Il progetto è frutto di mesi di costante lavoro e di intensi contatti e incontri programmatici.
L’ultima riunione, svoltasi a Palazzo Gencarelli lo scorso 11 luglio, “ha rappresentato un passaggio fondamentale, che ha portato alla definitiva redazione di un programma di ricerca triennale per la prosecuzione delle indagini sul territorio, l’allestimento di un Antiquarium comunale e l’approvazione di una convenzione successivamente sottoscritta dall’amministrazione comunale, nella persona del sindaco, Nicola Tenuta, dal direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università “La Sapienza” di Roma, Prof. Enzo Lippolis, e dal Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Gino Mirocle Crisci”.
Dopo la scoperta del sito di Colle Dogna, avvenuta nel 1996, tra il 1999 e il 2000 venne avviato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria e dall’insegnamento di Preistoria e Protostoria europea de “La Sapienza” un programma di indagini stratigrafiche sul sito stesso, che si conclusero, dopo una lunga interruzione, nel 2008. Nel contempo, nel 2002 era stato intrapreso un progetto di studio del territorio mediante la redazione di una carta archeologica.
L’attività di rilancio delle indagini topografiche, autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, è finalizzata ad una mappatura totale per comprendere le dinamiche insediative e di occupazione nella loro diacronia e ad una valorizzazione del territorio che vede la sua ultima espressione nell’apertura di un Antiquarium locale e di una serie di percorsi che consentiranno di leggere e interpretare le tracce di un passato che è endemico nella nostra cultura.
Il Museo, che verrà allocato nel piano nobile di Palazzo Sanseverino Falcone, “rientra in un più ampio programma di valorizzazione del territorio volto all’istituzione di una rete museale che vedrà anche la necessaria riorganizzazione statutaria delle sedi museali già esistenti”.
Da sottolineare “l’impegno profuso dalle associazioni Acra e Acri antica Pandosia capitale degli Enotri, che lavorano in modo incessante e svolgono un ruolo di primaria importanza nel tessuto sociale, fornendo il loro sostegno in tutte le iniziative, operando in stretta collaborazione con le diverse realtà coinvolte e offrendo un forte stimolo a una cittadinanza peraltro sempre attenta alle molteplici attività culturali acresi”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 28-08-2016. Piero Cirino


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