Politica

Acri-Toscano, pentito di aver votato Tenuta

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ACRI – Non si è fatta attendere la replica di Vincenzo Toscano, presidente sia della Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi) che della locale sezione della Confcommercio, dopo essere stato chiamato in causa dal sindaco Nicola Tenuta, che nei giorni scorsi gli aveva chiesto di esibire i risultati del suo impegno.
“Sono stato chiamato in causa da una nota stampa del sindaco di Acri – scrive in una nota Vincenzo Toscano -, in virtù del mio doppio ruolo di presidente della Confcommercio, sezione di Acri, e della Laca. Voglio precisare che per questi ruoli non percepisco alcun compenso. Compensi che invece percepisce il sindaco dai molti incarichi: è anche revisore dei conti presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e consigliere provinciale.
Chi mi conosce – scrive ancora il presidente della Confcommercio di Acri -, sa che da me può sempre avere un valido interlocutore”. In tanti anni vissuti in mezzo alla gente, “ho affrontato molteplici problemi che riguardano le attività commerciali del territorio, dando sempre risposte adeguate al mio ruolo. Ho sempre cercato di difendere i diritti dei miei concittadini, nel rispetto della legge”.
Per Toscano, “il sindaco può affermare lo stesso? Ricordo un incontro, durante la campagna elettorale alle ultime elezioni amministrative, in cui erano presenti le Partite Iva del territorio acrese, alle quali erano state fatte delle promesse ambiziose: quante di queste sono state mantenute? Non ho mai ricoperto cariche politiche, ma ho sempre avuto un buon rapporto di collaborazione e di rispetto dei ruoli, con tutte le amministrazioni. Lei, signor sindaco, quando è stata l’ultima volta che si è confrontato con una platea di cittadini?”.
I debiti di cui parla il sindaco, “ha contribuito anche lui a crearli, con la sua prima amministrazione, ma sono sempre i cittadini che devono ripianarli. Questi ultimi devono sapere chi sono i responsabili di questo indecente indebitamento. Sono molto preoccupato per il futuro del mio paese, che non riconosco più”.
In tutti questi mesi “sono stato sempre disponibile a interloquire con gli amministratori, discutendo puntualmente proposte per il rilancio dell’economia locale, ma a queste non ho mai ricevuto risposta. Sono indignato, ma soprattutto molto arrabbiato con me stesso per aver creduto, votato e sostenuto l’attuale sindaco e amministrazione”.
Le aspettative personali “verso questa amministrazione sono pressoché nulle, perché ho potuto constatare, mio malgrado, che le sue priorità non corrispondono a quelle che sono le esigenze quotidiane dei cittadini acresi. Gradirei che il sindaco non si rivolgesse al cittadino Vincenzo Toscano, ma se proprio deve, in veste ufficiale, al Presidente della Laca o al presidente di circoscrizione della Confcommercio di Acri”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 05-02-2016.


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