Politica

Acri-Tributi, la Laca attacca l’amministrazione comunale

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Oggi pomeriggio torna a riunirsi il consiglio comunale, per discutere e approvare il “Capitolato speciale d’appalto per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e riscossione volontaria e coattiva delle entrate comunali: servizio idrico, Ici, Imu, Tasi, Tarsu, Tares, Tari e delle altre entrate patrimoniali e assimilabili , nonché delle attività di accertamento e recupero delle fasce di evasione riferibili a tutti i tributi, imposte e tasse comunali e altre entrate di diversa natura”. Per la Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi) si tratta de “l’ennesimo consiglio comunale inutile. L’ennesima perdita di tempo. Tutto per ritardare l’inesorabile destino. In un momento in cui il tessuto sociale della nostra città si sta sfaldando – scrive in una nota l’associazione -, mentre assistiamo nel più assoluto silenzio al depauperamento del nostro ospedale e dei nostri servizi essenziali, ecco l’ennesima scena penosa a cui purtroppo dobbiamo subire”.
La colpa del mancato incasso dei tributi e dei bilanci taroccati, “come ha affermato candidamente una brutta controfigura di amministratore, è della Libera Associazione Cittadini Acresi. La colpa sicuramente è nostra, nella misura in cui abbiamo esortato i nostri concittadini a difendere i propri diritti e sollecitato la Corte dei Conti della Calabria, il Prefetto, il Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Acri, chiedendogli di intervenire e di verificare l’operato dell’amministrazione e la congruità dei piani finanziari degli ultimi tre anni”. La Laca quindi invita “il ragioniere dei bilanci farlocchi a voler portare le prove di quanto afferma, in caso contrario si tratterebbe di un palese caso di diffamazione passibile di querela. In tutto il tempo che abbiamo acceso i riflettori sulla questione tributi, abbiamo sempre affermato che le tasse vanno pagate, ma il giusto. Le richieste sull’abbattimento dell’80% per il disservizio della mancata raccolta dei Rsu non sono state accolte, vorrà dire che valuteremo altre strade. Risulta ormai evidente – prosegue la nota -, come confermato anche da ex collaboratori del sindaco, fuoriusciti dalla sua giunta e dalla maggioranza, che tutta l’azione amministrativa è ridotta ad un mero “comitato affaristico”, cioè a placare la fame dei portatori di voti, con questo o quell’affido diretto, il tutto condito con una buona dose di “cattiveria vendicativa” nei confronti degli oppositori, politici e non”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-10-2016 Piero Cirino


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