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Ennio the maestro, al cinema il documentario che Peppuccio Tornatore ha dedicato al mastro Ennio Morricone

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Presentato fuori concorso alla 78ma Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato proiettato nella sale per soli due giorni, il 29 e il 30 Gennaio, il film documentario Ennio, the Maestro, nel quale il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, racconta la vita e la carriera di Ennio Morricone attraverso una lunga confidenziale intervista rilasciata all’amico regista, con il quale ha avuto un sodalizio artistico di un quarto di secolo, costellata di aneddoti e testimonianze di numerosi artisti e registi del calibro di Clint Eastwood e Quentin Tarantino, Bruce Springsteen e Barry Levinson, Oliver Stone e Dario Argento, Bernardo Bertolucci e Carlo Verdone e moltissimi altri, con i tempi dettati dalle meravigliose melodie composte dal Maestro, sulle quali scorrono anche scene di film, intervallate da materiale d’archivio.

Tornatore ci introduce nella casa del Maestro, in quello che lui stesso definisce un Romanzo Audiovisivo, facendoci vedere il suo studio, i suoi libri, le sue partiture, i suoi spazi; così facendo, allo stesso tempo, compie l’operazione di celebrare una grossa parte della storia del cinema, non solo italiano. Morricone, infatti, ha composto brani per oltre 500 film; lui preferiva definirla Musica da film, non colonne sonore. Tutti i più grandi registi hanno chiesto di avere lui per sottolineare con le sue composizioni i momenti salienti delle loro pellicole.

Gli è stato consegnato l’Oscar alla carriera nel 2007, lo ha poi vinto nel 2016 per le musiche di The Hateful Eight di Quentin Tarantino, per le quali ha vinto anche il Golden Globe. Il suo palmares è ricchissimo!

Tornatore non ci mostra soltanto il Morricone che conosciamo, ma, grazie al rapporto di amicizia col compositore, ci svela anche particolari meno conosciuti: come il fatto che Ennio era un appassionato di scacchi oppure curiosità su come, per esempio, sia nato l’urlo del coyote nella colonna sonora de Il Buono, Il Brutto, il Cattivo; Tornatore, ancora, ci racconta che Morricone all’inizio della sua carriera, ha fatto l’arrangiatore di musica leggera (quella degli anni 60), portando anche in quell’ambito il suo estro, il suo genio, la sua innovazione: successi come Il Mondo, Se telefonando, Abbronzatissima, Sapore di Sale, Pinne, fucile ed occhiali, In ginocchio da te sono passati attraverso la sua verve creativa assolutamente inedita fino a quel tempo.

Il padre gli aveva imposto di studiare la musica, così ha cominciato a suonare la tromba, lo stesso strumento suonato dal genitore. La sua avventura nelle musiche da film ha avuto lo slancio con Sergio Leone, di cui era stato compagno di classe alle elementari, nel 1964 con il primo film della cosiddetta Trilogia del Dollaro: Per un pugno di dollari. La collaborazione è continuata in Per Qualche Dollaro in più nel 1965 e ne Il Buono, il Brutto, il Cattivo nel 1966 fino a C’era Una Volta In America del 1984.

Secondo Tornatore, Morricone ha vissuto per pensare e scrivere musica, dunque non aveva la definizione di compositore, però ha saputo raccontare il tormento del compositore.

Se ve lo siete persi questo fine settimana, dal 17 febbraio Ennio, the Maestro, tornerà al cinema distribuito da Lucky Red; mettetevi comodi perché vi aspettano due ore e mezza di racconto appassionato e appassionante e coinvolgente.

Werner Altomare


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