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Sulla Croisette si è rinnovato per la settantottesima volta il rito del Festival del Cinema di Cannes.

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di Werner Altomare

Tra i film in concorso per la Palma d’Oro al Festival del cinema di Cannes 2025, l’unica presenza italiana è quella di Fuori, ultima direzione, in ordine di tempo, del regista napoletano Mario Martone. Nel film viene raccontata la storia di Goliarda Sapienza, donna dal carattere forte, nata a Catania nel 1924, formatasi all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, attrice di cinema diretta da Comencini, Blasetti, Visconti, Citto Maselli con il quale ha avuto una lunga relazione sentimentale prima di sposare l’attore e scrittore Angelo Pellegrino. A teatro si è cimentata con Euripide e Pirandello. Ha avuto anche brevi esperienze nella prosa radiofonica e nel doppiaggio prestando la voce a Elena Varzi e a Virna Lisi. A un certo punto della sua vita ha lasciato la carriera di attrice per dedicarsi alla scrittura; il suo libro più conosciuto è L’arte della gioia pubblicato postumo nel 1998 e ristampato per Einaudi nel 2008 che ha ispirato alla regista Valeria Golino l’omonima serie TV.

Martone, invece, per il film in concorso a Cannes ha preso spunto da un altro libro autobiografico della Sapienza: L’Università di Rebibbia, questo scritto nel 1983, nel quale l’autrice riporta la sua esperienza in carcere, dove era finita per aver rubato dei gioielli ad una sua amica e dove si trova a vivere una realtà distante da quella alla quale era abituata; conosce donne di estrazione diversa dalla sua con le quali prova empatia e vive un senso di appartenenza fino a quel momento sconosciuto. Racconta che durante il periodo di reclusione si sentì più accettata dalle proprie compagne di cella che dagli intellettuali italiani e, dietro le sbarre, trovò il riconoscimento che desiderava. Per interpretare Goliarda Sapienza, Martone ha scelto proprio Valeria Golino, affiancandole Matilda De Angelis ed Elodie che sono due compagne di reclusione con le quali la scrittrice continuerà a frequentarsi anche fuori dal carcere.

Il film però, non ha ottenuto alcun riconoscimento a Cannes. La Palma d’Oro è stata attribuita, dalla Giuria presieduta da Juliette Binoche e della quale ha fatto parte anche la nostra Alba Rohrwacher (la sorella Alice ha presieduto, invece, la giuria del premio Camera d’Oro), al film A Simple Accident del regista dissidente iraniano Jafar Panahi. Il premio per la miglior regia è stato attribuito al brasiliano Kleber Mendonça Filho per il film O Agente secreto, che ha ricevuto anche il premio per il miglior attore assegnato a Wagner Moura. Come migliore attrice è stata premiata Nadia Mellitti, francese di origini tunisine, per la sua performance ne La Petite Derniere; ex giocatrice di basket e di calcio, attrice per caso, alla sua prima esperienza cinematografica. Il Grand Prix, riconoscimento più importante dopo la palma d’Oro, è stato assegnato a Sentimental Value di Joachim Trier.


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