Acri-E’ scomparso Franco Monaco
La notizia della morte di Franco Monaco ieri ha listato a lutto la giornata della comunità presilana.
E’ scomparso ieri mattina, a soli 51 anni, al Policlinico di Bari, dopo una lunga malattia. Lascia moglie, due figli e tanto amaro in bocca.
La sua attività politica gli aveva assicurato una dimensione pubblica, alimentata anche dal suo attivismo nelle associazioni.
E’ stato per lungo tempo presidente della Dafne ed è proprio qui che la politica lo nota e lo sceglie.
Nel 1998 viene eletto in consiglio comunale e diventa capogruppo consiliare dei Democratici di Sinistra. Dopo solo un anno, l’amministrazione Rocco cade e, all’indomani della frattura tutta interna alla sinistra acrese, nel 2000 segue l’ex sindaco sfiduciato. La vittoria del centro – destra non gli farà perdere il gusto per le battaglie politiche. La sua presenza nelle istituzioni viene rinvigorita nel 2005, quando, per effetto della vittoria del centrosinistra, diventa assessore e vicesindaco di Elio Coschignano. Rimarrà in carica per cinque anni.
Nel frattempo, segue le sue inclinazioni ambientaliste e aderisce ai Verdi, di cui diventerà segretario provinciale. Finita questa stagione, cercherà di garantire nuova cittadinanza alle istanze di cui era portatore in Sinistra, Ecologia e Libertà.
Purtroppo la malattia non gli permette di continuare a dare un contributo il cui valore è riconosciuto anche dagli avversari politici. Franco Monaco era merce rara in un mondo di urlatori. Il suo approccio era sempre pacato e improntato all’ottimismo del fare, con una energia e un dinamismo fuori dal comune.
Apprezzatissimo anche nella sua attività nell’Arssa. E’ stato uno dei protagonisti più attivi nella nascita del centro didattico e sperimentale sul suino nero e continuo pungolo nella ricerca e riscoperta di usi, costumi e tradizioni della sua terra.
I funerali verranno celebrati oggi pomeriggio, alle ore 15:30, nella Basilica del “Beato Angelo”, dove, dalle 10:30, sarà allestita la camera ardente.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 18-11-2015.
