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ACRI: Incompatibilità, Respinto il Ricorso di Vincenzo Arena

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Dopo quello di Giuseppe Cristofaro, è stato respinto anche il ricorso di Vincenzo Arena avverso la delibera del consiglio comunale con la quale era stata stabilita la sua decadenza dalla carica di consigliere.
All’inizio della scorsa legislatura furono sollevati dubbi circa la compatibilità con la carica di consigliere comunale per Cristofaro, Arena e Leonardo Molinari, tutti e tre di opposizione.
I rilievi furono mossi rispettivamente perché ricoprenti le cariche di presidente e consigliere di amministrazione della fondazione culturale “Vincenzo Padula”, di direttore del Distretto Sanitario del Pollino – Esaro e di consigliere di amministrazione della Fincalabra.
Molinari decise di rimuovere la eventuale incompatibilità rassegnando le dimissioni dalla Fincalabra, Cristofaro e Arena furono dichiarati incompatibili e proposero ricorso.
L’ultima pronuncia, in ordine di tempo, al Comune è stata trasmessa nei giorni scorsi ed è del Tribunale Ordinario di Cosenza. Vi si stabilisce la incompatibilità di Arena.
Per il Tribunale Ordinario di Cosenza è “da ritenersi che la carica di Direttore di Distretto Sanitario, in quanto incarico di tipo dirigenziale, incompatibile con quella di consigliere comunale di Comune con popolazione superiore ai 15 mila abitanti”.
Ancora, “come si evince dal contenuto del contratto individuale di lavoro stipulato tra Arena Vincenzo e l’Asp di Cosenza in data 16-05-2013, il ricorrente ha assunto l’incarico di direttore del distretto Pollino – Esaro a seguito di regolare procedura selettiva da parte dell’Azienda espletata mediante avviso interno del 05-12-2012, finalizzato espressamente al “conferimento degli incarichi di struttura complessa di direttore del distretto e dopo valutazione dei titoli effettuata dal Direttore Generale Gianfranco Scarpelli, che ha giudicato il di lui “profilo professionale(…) rispondente alle caratteristiche ritenute più idonee ad assicurare la direzione “ del predetto distretto. Nessun dubbio, dunque – scrivono ancora i giudici -, può sussistere in ordine alla natura di detto contratto con il quale l’Asp, come agevolmente si comprende leggendone il contenuto, non si è limitata a ri – assegnare il ricorrente ad altro distretto in mera “prosecuzione” del rapporto preesistente, ma ha, previa procedura selettiva regolarmente espletata, affidato all’Arena il nuovo incarico di direttore sanitario di altro e diverso distretto”.
Con questa sentenza dovrebbe essere chiusa definitivamente una vicenda che lo scorso anno, a inizio legislatura, bloccò l’attività del consiglio comunale per tre mesi.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” dell’01-07-2014.


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