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ACRI: Calcio, Acri Fucina di Talenti Calcistici

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Acri continua a rivelarsi fucina di talenti calcistici. Sulle orme di Giuseppe Pancaro e Fabio Roselli, che hanno di recente calcato le scene della Serie A, dopo anni in cui lo aveva fatto Nicola Fusaro, c’è un nugolo di giovani che hanno già catturato l’attenzione degli osservatori delle squadre più blasonate.

alessandro manes

E’ il caso di Alessandro Manes, che ha partecipato di recente con il Siena al torneo di Viareggio, dopo aver militato nelle file giovanili della Fiorentina. Così come è il caso di tre giovani che si sono messi in luce in Piemonte.
Si tratta di Angelo Pellegrino, del ’95; Bruno Visani del ’96; e Adriano Montalto, del ’94.
Da settembre 2011 sono nel centro di formazione giovani calciatori a Torino, gestito dal talent scout e consulente di mercato di molte società professionistiche, nonché ex calciatore professionista, Vincenzo Catera.I tre sono stati scelti dopo una selezione fatta a Torino nel giugno 2011, organizzata
dal coordinatore per la Calabria Carlo Della Volpe.Dopo un anno di preparazione, fatta al centro con gli istruttori MarcoRusso, Gianfranco Perla, Gianluca Petruzzelli e Stoica Daniel, dal preparatore atletico e fisioterapista Davide Magnelli e dagli allenatori Luigi Gentile (ex Juventus) e Massimo Gardano(ex Canavese), dallo scorso gennaio di sono stati tesserati: Adriano Montalto, categoria Berretti dell’ Aosta; Angelo Pellegrino, categoria Berretti del Cuneo; e Bruno Visani, aggregato alla categoria allievi del Cuneo. I due tesserati disputeranno i campionati nazionali per le rispettive categorie.

Montalto- Visani – Pellegrino

Sono ragazzi, ancor prima che calciatori. Inseguono un sogno, ma a qualcosa devono rinunciare, così come sono da mettere in conto i sacrifici per le rispettive famiglie.
Hanno tutti meno di vent’anni e a quest’età non è facile confrontarsi con una realtà che, almeno all’inizio, risulta estranea, talvolta anche ostile. Hanno dovuto rifarsi nuovi amici e reinventarsi una nuova sfera esistenziale.
E’ il tributo che devono versare per alimentare una tradizione, quella acrese, che negli ultimi anni riesce a sfornare talenti in grado di arrivare a grandi traguardi.

FONTE Il Quotidiano della Calabria


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