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ACRI: Dissesto, Oggi Udienza a Roma

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Oggi, presso le Sezioni Riunite della Corte dei Conti, a Roma, verrà discusso il ricorso contro la delibera con la quale la magistratura contabile, sezione di Catanzaro, ha imposto al consiglio comunale la dichiarazione di dissesto finanziario.
Proprio in virtù di questo ricorso, presentato dalla maggioranza che fa capo al sindaco Nicola Tenuta, nonostante formalmente il Comune sia in dissesto da circa quattro mesi, non è ancora stata nominata la terna di commissari che, qualora il dissesto venisse confermato, dovrà mettere mano ai conti dell’ente.
Intanto nella notte tra lunedì e martedì scorsi è stato approvato, con i soli voti della maggioranza, il conto consuntivo 2013.
Il voto dopo le tre di notte, confermando un assurdo copione che permette ai consiglieri di poter parlare addirittura un’ora e a volte di sforare.
Il punto è che il dibattito non ha fatto registrare novità di rilievo rispetto agli argomenti, ormai triti e ritriti, che hanno caratterizzato i mesi scorsi.
Il risultato è una abnorme dilatazione dei tempi, con interventi che spesso potrebbero essere concentrati in un quarto d’ora circa e che vanno avanti per oltre un’ora.
La discussione è stata aperta dalla relazione di Nicola Tenuta, che ha conservato la delega al Bilancio.
Un’ora e mezza per snocciolare cifre, confermare, nero su bianco, che la massa debitoria dell’ente supera i venti milioni di euro; ribadire che “le responsabilità maggiori sono rintracciabili nell’esperienza Trematerra – Maiorano”; e che la Corte dei Conti, nei confronti del Comune di Acri, “ha dimostrato una chiusura preconcetta, poiché abbiamo dato prova di buona volontà, con misure adeguate a fronteggiare la situazione”.
La lettura del primo cittadino ovviamente non trova d’accordo le opposizioni, per le quali il dissesto è una sorta di foglia di fico per nascondere sostanzialmente le inefficienze amministrative di esecutivo e maggioranza.
Polemiche inoltre si sono addensate intorno alle sorti dell’ospedale cittadino e sullo spostamento degli operai Afor, delle cui prestazioni il Comune non può più avvalersi.
In entrambi i casi è stato chiamato in causa l’assessore regionale “acrese” Michele Trematerra.
Oltre al consuntivo, in programma c’erano altri due argomenti, uno dei quali, quello sul regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale, è stato rinviato.
E’ stato invece approvato, all’unanimità, un ordine del giorno Coldiretti sulla tutela e il rilancio dell’agroalimentare Made in Italy.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 30-04-2014.


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