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ACRI: Elezioni, I Possibili Scenari

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Ieri nel centro presilano è stato il giorno dedicato all’analisi del voto. Il ballottaggio tra Giuseppe Cristofaro e Nicola Tenuta, con il primo in leggero vantaggio sul secondo, così come era avvenuto tre anni fa, costituisce una necessaria appendice alla campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco.
Il dato che si staglia con maggiore evidenza rispetto agli altri sono gli oltre duemila voti in più che Tenuta ha ottenuto rispetto al cartello delle quattro liste civiche che l’affiancavano.
Il tutto a scapito di Cristofaro, che ne ha avuti 554 in meno rispetto alle liste, e soprattutto di Luigi Maiorano, il candidato del centro – destra e sindaco facente funzioni uscente, che ha avuto oltre mille voti in meno rispetto alla coalizione.
In sintesi: ci sono oltre cinquecento persone che, nel perverso meccanismo del voto disgiunto, hanno scelto una lista di Cristofaro e Tenuta come candidato a sindaco e oltre mille che hanno votato per una lista di Maiorano e per Tenuta.
Paradossalmente, se Tenuta avesse vinto al primo turno, non sarebbe scattato il premio di maggioranza, considerato che le sue liste non arrivano al 40%.
In vista del ballottaggio del 9 e 10 giugno prossimi, entrambi i candidati hanno già annunciato che non faranno apparentamenti o alleanze di sorta con il centro – destra, ma si rivolgeranno solo agli elettori.
In attesa della riapertura della campagna elettorale, ieri mano alla calcolatrice, per prospettare i possibili scenari. Eccoli.
Se vince Giuseppe Cristofaro, la maggioranza sarà così composta: quattro seggi al Partito Democratico(Pino Capalbo, Luca Siciliano, Raffaele Morrone e Simone Bruno), due al Patto per la Città(Maria Mascitti e Giuseppe Intrieri), due ad Acri bene Comune(Fabiana Fuscaldo e Franca Sposato). All’opposizione Nicola Tenuta, Luigi Maiorano, Vincenzo Arena (Udc), Leonardo Molinari (Centro moderato per la città), Ernesto Cozzetto (Futuro acrese) e Maria Bifano(In movimento con Tenuta).
Se a prevalere fosse Tenuta, la maggioranza avrebbe questa fisionomia: tre seggi a Insieme con Tenuta(Luigi Cavallotti, Giorgio Basile e Natale Viteritti), tre a In movimento con Tenuta(Maria Bifano, Giulio Romagnino e Luca Roselli), tre a Liberi con Tenuta (Cosimo Fabbricatore, Natale Bruno e Maria Francesca Coschignano) e uno a Movimento civico uomini e donne liberi con Tenuta (Pietro Pettinato).
All’opposizione Giuseppe Cristofaro, Luigi Maiorano, Pino Capalbo (Partito Democratico), Vincenzo Arena(Udc), Leonardo Molinari(Centro moderato per la città) e Fabiana Fuscaldo(Acri bene Comune).
Se vince Cristofaro, in consiglio vi saranno quattro donne; se vince Tenuta, tre.
Sul fronte delle preferenze ai candidati al consiglio comunale, per la terza volta consecutiva il più votato è Pino Capalbo, del Pd, con 446 voti.

Piero Cirino

fonte: Il Quotidiano della CAlabria


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