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ACRI: Paola Capalbo, il MACA così non và Bene

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Nella sala giunta del Municipio, gli assessori Paola Capalbo e Salvatore Ferraro hanno convocato i giornalisti per una conferenza stampa. Erano presenti inoltre il presidente del consiglio comunale Cosimo Fabbricatore, l’assessore Maria Francesca Coschignano e il consigliere Giulio 4Romagnino, che è anche presidente della commissione Cultura del consiglio comunale.
Si è parlato di cultura e ambiente. Di quest’ultimo vi daremo conto in un altro spazio. La Capalbo, in particolare, ha voluto fare chiarezza sulle intenzioni dell’amministrazione comunale circa il futuro del Maca(Museo Arte Contemporanea), nato nel 2006 come museo civico Silvio Vigliaturo.
La Capalbo ha esordito ricordando “che nel nostro programma elettorale c’era scritto chiaramente che occorreva ripensare la fondazione Padula, il Maca e il Premio Arena e queste intenzioni le vogliamo mettere in pratica”.
Innanzitutto, “un museo civico appartiene alla città e quella attuale è una gestione personalistica che non ha simile in Italia”. Per quanto riguarda la mancata nomina dei componenti del Comune nel Comitato di gestione, “il regolamento del Maca è superato, anche perché c’è una questione di incompatibilità tra le funzioni di un amministratore del Comune e di componente del Comitato di gestione del museo”.
Questo concetto è stato ripreso anche da Romagnino, per il quale”occorre rendere consono il regolamento alle nuove leggi”.
Nel parlare di gestione monocratica, per la Capalbo “c’è troppo Silvio Vigliaturo in questa città”. A proposito dei progetti futuri, “noi pensiamo a una rete di musei, con un unico direttore artistico, nominato dal sindaco. Pensiamo, ad esempio, al museo del legno, a quello della tessitura, a quello del Beato Angelo, quello micologico, delle scienze naturali, solo per citarne qualcuno”.
In sette anni e mezzo, escluse inaugurazioni e scolaresche, il Maca ha registrato oltre centomila visitatori, “ma la città non se n’è accorta, quindi prenderei con le pinze questi dati”. Per essere credibile il numero dei visitatori, “occorre imporre il prezzo del biglietto, cosa che abbiamo intenzione di fare”.
L’assessore alla Cultura poi tagli corto sulle accuse di aver fatto perdere la tranche del finanziamento 2013 del progetto MacartProject, finanziato dall’Unione Europea attraverso la Regione, di 250 mila euro, poiché “agli amministratori tocca indicare gli indirizzi, per la gestione ci sono gli uffici comunali. In questa vicenda l’amministrazione Tenuta non c’entra nulla”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 31-01-2014.


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