Politica

Acri-Pd, Tenuta si dimetta

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Sulle ultime vicende interne alla maggioranza, con le dimissioni dell’assessore Paola Capalbo, ieri, con una nota, è intervenuto il Partito Democratico.
“In una città ormai sempre più rassegnata alla vacuità politica dei suoi amministratori e che ha visto nei primi due anni di mandato del sindaco Tenuta scendere in piazza la cittadinanza per ben tre volte contro quest’ultimo – vi si legge -, assistiamo con un filo di amarezza allo spettacolo, che sa decisamente di comiche finali, che in questi giorni stanno dando il sindaco e i suoi”.
Per il Pd, “sebbene le ultime vicende gli indichino la strada maestra delle dimissioni, il sindaco Tenuta non sembra voler demordere. Eppure la situazione ci appare chiara e riassumibile nelle parole dell’ormai ex assessore Capalbo, che, nel rassegnare le sue dimissioni ha affermato: ” non ci sono più le condizioni per continuare, ma forse non ci sono mai state””.
Condizioni “che a noi apparivano fin da subito inesistenti. Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito all’implosione vera e propria della maggioranza consiliare a sostegno del sindaco: di fatti ben tre consiglieri di maggioranza hanno firmato la mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico e dal resto della minoranza verso il presidente del consiglio (atto questo mai verificatosi nella nostra assise comunale), e successivamente due di loro si sono astenuti nel voto di approvazione del bilancio consuntivo”.
Inoltre “da questo quadro emerge un dato politico forte di bocciatura della stessa attività di pianificazione e raggiungimento degli obiettivi prefissati dal sindaco proveniente non solo dai cittadini e dalla minoranza ma anche dall’interno della maggioranza. Inoltre è bene anche ricordare i molti comunicati ufficiali in cui vari consiglieri un tempo vicini al sindaco hanno espresso forte disapprovazione verso l’operato dello stesso. Come può un sindaco che non ha la fiducia dei suoi consiglieri chiederla credibilmente ancora ai cittadini?”.
Alla luce di tutto ciò, “il Partito Democratico non può che rinnovare l’invito che sin da subito ha rivolto al sindaco ovvero quello delle dimissioni. La città è allo stremo e le politiche del “dico ma non faccio” di questa amministrazione non sono più accettabili. Pur di conservare la poltrona il sindaco, a quanto pare è disposto a sacrificare non solo la propria dignità politica, ma perfino gli interessi della città e cercando di incollare alla bene meglio ciò che resta della sua maggioranza non si avvede che i cocci sulla sua strada sono ormai decisamente troppi”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 15-05-2015.


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