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ACRI: SEL, Un Ospedale Cosi è Inutile

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Ospedale “Beato Angelo” – Acri

Nel clima incandescente della campagna elettorale non poteva mancare il futuro dell’ospedale cittadino. Ieri è stata Sel a dare fuoco alle polveri, con un comunicato.
La scellerata gestione della sanità calabrese delle ultime amministrazioni regionali – vi si legge -, ha portato all’accumulo di un enorme debito e al conseguente obbligo di redigere un piano di rientro, con inevitabili ripercussioni negative anche sul nostro territorio, in termini di servizi di per se già carenti. A tali ripercussioni negative, allo scopo di arginarne gli effetti, è venuta a mancare una tempestiva ed incisiva risposta di tutta la politica locale, “inebriata da falsi profeti”.
Fatta salva la necessità del suddetto piano prosegue Sel -, risultano a oggi oscuri alcuni passaggi che, nella sua applicazione, hanno riguardato il nostro presidio ospedaliero”.
Sel si chiede “perché alla chiusura del Punto Nascita è seguita la chiusura della degenza di Ginecologia (non prevista nel piano), lasciando solo il dh-ambulatorio e non prevedendo alcuna forma di assistenza durante le ore notturne e nei giorni festivi? Perché al taglio dei posti letto di Medicina Generale non è seguita l’apertura dei 10 posti di lungodegenza prevista nei vari atti e ribadita anche nell’ultima disposizione organizzativa del 04/04/2013? Perché a tutt’oggi non sono stati attivati i 3 posti osservazionali presso il pronto soccorso? Quale motivazione oscura ha portato alla chiusura del reparto di Psichiatria ubicato in una struttura idonea ed utilizzata al 100%? Perché garantire l’urgenza chirurgica diventa facoltativo in un ospedale Spoke dotato di sale operatorie idoneamente attrezzate e recentemente ristrutturate? Quale risparmio economico per la collettività è conseguito da queste scelte, dato che ad oggi sono registrabili solo disagi quali?”.
A fronte di questi interrogativi, “ci chiediamo se non fosse stato meglio, per una struttura ospedaliera come la nostra al servizio di un vasto ed articolato territorio, la trasformazione in Ospedale Generale”.
Sinistra Ecologia e Libertà chiede quindi “l’attuazione della pronta disponibilità di ginecologia nelle ore notturne e nei festivi; l’attivazione dei 10 posti di lungodegenza; l’attivazione dei 3 posti osservazionali presso il Pronto Soccorso; la riapertura del reparto di Psichiatria; un n reparto di Chirurgia che garantisca principalmente le urgenze, vero e fondamentale bisogno assistenziale della collettività”.

fonte: Il Quotidiano della Calabria


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