Politica

Acri-Udc, Tenuta sputa nel piatto in cui ha mangiato

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Oltre che con il Pd, il sindaco Nicola Tenuta è impegnato su un altro fronte polemico con l’Udc.
“Finalmente – si legge in una nota dello scudocrociato -, dopo essersi prudentemente eclissato per sfuggire al giudizio ed alle domande dei liberi cittadini di Acri, il sindaco ha deciso di uscire allo scoperto, ma lo ha fatto in modo talmente basso e riprovevole, a dimostrazione del fatto che oramai, non avendo più argomenti seri da proporre, la situazione gli è sfuggita di mano.
Per l’Udc, “fra le tante accezioni del termine “vile”, viene definito tale “colui che non ha coraggio di affrontare un pericolo, di ribellarsi alle sopraffazioni, di assumersi la responsabilità delle proprie azioni; pavido, codardo”. “Ipocrita”, invece, è colui che finge virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative.
Vile – è ancora scritto nel comunicato -, e ora aggiungiamo anche “ipocrita” è colui che rinnega la sua genesi e il suo passato politico, quel passato al quale deve tutto; quello stesso passato che gli ha permesso di perseguire e realizzare anche fini personali. Vile e ipocrita è colui che politicamente sputa nel piatto in cui ha mangiato, e anche tanto”.
Vile e ipocrita “è colui che ha sperperato circa dieci milioni di euro per il noto servizio Acritrasport; che, travestendosi da “smemorato di Collegno” ignora la nomina di tecnici esterni chiamati a collaborare nella redazione e stesura del Piano Strutturale Comunale; che, pur conoscendo anche professionalmente le attuali condizioni economiche dei commercianti acresi, asserisce pubblicamente che alcuni di questi siano addirittura “evasori fiscali”.
Non ci spaventano le minacce ed il richiamo alla giustizia – scrive ancora l’Udc -, in tutte le sue forme, anzi, da un lato se ne auspica l’intervento allo scopo di fare finalmente chiarezza intorno alle mere illazioni che provengono dall’attuale maggioranza; dall’altro, attendiamo fiduciosi l’esito, perché la nostra amministrazione, il nostro partito e i nostri più alti rappresentanti istituzionali hanno sempre agito nel pieno rispetto della legalità, pensando solo al bene della collettività(…)”.
Per lo scudocrociato, “i cittadini non possono più attendere che la sua amministrazione continui a oscurare sempre più il nostro paese, diffondendo rancore e odio al solo fine di coltivare vendette personali, mentre il disagio sociale aumenta, gli esercizi commerciali chiudono, le attività imprenditoriali sono in crisi e la gente è ormai esasperata. Perciò, non si abbandoni a facili proclami, illudendo e continuando a prendere in giro la sua cittadinanza”.
Rivolgendosi direttamente a Nicola Tenuta, “è davvero giunto il momento della verità; se lei davvero fosse un uomo(…), si dimetterebbe”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 27-02-2015.


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