Cronaca

Anche un acrese alla Marathon Des Sables

Condividi:

Tra i protagonisti della trentanovesima edizione della Marathon Des Sables, c’è anche un acrese. E’ Domenico Davide Meringolo, tra i pochi ad arrivare al traguardo, coprendo la distanza di 250 chilometri.

La Marathon Des Sables è un’ultramaratona che si svolge in 6 tappe nel deserto del Sahara marocchino, vicino al confine con l’Algeria. L’edizione di quest’anno ha visto poco più di mille partecipanti provenienti da 52 nazioni diverse. Di questi, 847 sono riusciti ad arrivare fino alla fine.

C’era anche Davide, che si dice “molto soddisfatto, considerando il fatto che è stata la mia prima esperienza in un ambiente di questo tipo.”

La particolarità di questa avventura è che si svolge in autosufficienza, ciò significa che ciascun partecipante deve portare con sé in uno zaino tutto l’occorrente che serve per vivere 8 giorni nel deserto, scorte di cibo incluse, per lo più liofilizzati per essere più leggeri durante la corsa.

L’organizzazione fornisce soltanto l’acqua (viene data una tanica di 5 litri al giorno) e ingaggia la comunità berbera del luogo per installare le tende in cui i partecipanti possono dormire la notte.

In ogni giorno di gara vi è una tappa prefissata che si corre nel caldo del deserto, passando attraverso i diversi scenari che questo ambiente offre, dai passaggi tra le dune, costituiti dalla sabbia più fine, alle salite e discese sui tratti rocciosi, dai lunghi tratti in spazi aperti costituiti da terreno disconnesso, sabbia e pietre, all’attraversamento dei cosiddetti “jebel”, le montagne di sabbia del deserto.

“Durante la prova – racconta Davide – è fondamentale saper dosare bene le forze e non mangiare oltre quello che si è programmato per la giornata in corso, per non finire le forze o le scorte di cibo prima di arrivare alla fine”.

L’esperienza vissuta è poi condivisa con gli altri partecipanti, “con un valore umano importante. Vivere nel bivacco a fine tappa crea anche un ambiente unico tra chi prende parte a questa avventura, specialmente tra coloro che condividono la stessa tenda, con i quali si condivide uno spazio molto ristretto e giunti verso la fine della gara si condivide quel poco che magari a qualcuno avanza e di cui qualcun’altro ne è rimasto a corto”.

La Marathon Des Sables, che richiede una importante tempra fisica e mentale, “rappresenta un’esperienza unica che coinvolge completamente l’uomo. Da alcuni è stata definita come l’inferno e il paradiso insieme e non posso che essere d’accordo con questa definizione”.


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!