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Il Castiglione, antico vitigno. Archeologia ed enologia alla riscoperta del patrimonio vitivinicolo calabrese

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Venerdì 16 febbraio, alle ore 18.00, presso “L’antico granaio”, sul lungomare degli Achei di Roseto Capo Spulico, si terrà una conferenza sul Castiglione, un rarissimo vitigno calabrese in via di estinzione che vanta solo 12 ettari in Calabria e circa 136 ettari in tutto il mondo.

“Si tratta di un vitigno – dice l’Archeologo del vino Gabriele Bafaro – che fa parte del patrimonio della biodiversità calabrese e che presenta grandi potenzialità, infatti, i vini prodotti dalle cantine Acroneo ed Alfano utilizzando le uve del Castiglione hanno già ottenuto notevoli riconoscimenti su scala nazionale ed internazionale”.

Le due cantine, Acroneo di Acri e Alfano di Roseto Capo Spulico, supportati nella realizzazione dell’evento dal Comune di Roseto e con il patrocinio della Regione Calabria, annunciano l’intento di avviare una collaborazione per la valorizzazione e la tutela del Castiglione, vero e proprio tesoro calabrese.

Durante l’evento, le aziende racconteranno la loro storia e come è nata l’idea di collaborare nell’intento di preservare il Castiglione e, nello stesso tempo, sperimentare nuove tecniche di produzione dei vini senza tralasciare lo studio delle caratteristiche dell’antico vitigno.

All’incontro prenderanno parte il sindaco di Roseto Rosanna Mazzia, presidente dell’Associazione Borghi autentici d’Italia; l’enologo Piero Artuso; Angelo Radica, presidente Associazione Nazionale Città del Vino; e Gianluca Gallo, assessore regionale alle Politiche Agricole e Sviluppo Agroalimentare.

Dopo la conferenza stampa degustazione dei vini prodotti con il Castiglione delle due aziende Acroneo e Alfano.


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