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Inaugurati i nuovi locali della biblioteca e dell’archivio storico comunali

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Sono stati inaugurati lunedì mattina i nuovi locali della biblioteca “Vincenzo Padula” e dell’archivio storico comunali.

Nuovi arredi, incremento del patrimonio librario e digitalizzazione dei cataloghi frutto anche di un finanziamento di 120mila euro provenienti dal Por Calabria. Nell’occasione è stata anche presentata la miniguida sul centro storci di Acri realizzatra da Annalisa Marchianò. Alla cerimonia del taglio del nastro, tra gli altri, erano presenti anche il sindaco pino Capalbo, l’assessore comunale alla Cultura e la presidente del comitato di gestione della biblioteca, Lucia Castrovillari.

La biblioteca è stata istituita nel dicembre del 1952.

Nella sua collezione ampio spazio è riservato alla produzione bibliografica cittadina, che non manca di produrre interessanti ricerche in vari ambiti, grazie a numerose associazioni e fondazioni e a una vita culturale tradizionalmente molto vivace.

Il patrimonio librario acquisito nel tempo dalla biblioteca attraverso le amministrazioni comunali, i lasciti e le donazioni ammonta a circa dodicimila volumi, catalogati e divisi in sezioni tematiche. Oltre alla vasta collezione di narrativa, saggistica e varia, la biblioteca conta una sezione dedicata ai ragazzi molto ben fornita e una vastissima sezione identitaria; è inoltre possibile consultare le annate di numerosi periodici e quotidiani.

La collezione è disposta in due ampie sale dotate di postazione internet e wi-fi al secondo piano del Palazzo Falcone; la sala di lettura è intitolata alla scrittrice acrese Aurora Luzzi, prematuramente scomparsa. Qui si possono consultare le opere e la raccolta di periodici e quotidiani, ma anche condurre le proprie ricerche, studiare o semplicemente rilassarsi con una buona lettura.

Il patrimonio librario della Biblioteca “Vincenzo Padula” è classificato secondo le regole italiane di catalogazione degli autori (Ripa) e inserito nel catalogo nazionale online Opac: la biblioteca fa infatti parte dal 2006 del Sistema Bibliotecario Vibonese, rete di biblioteche che consente di gestire l’interprestito in modo molto agile.


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