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Acri-Elezioni, quattro candidati a sindaco e quindici liste

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Quattro aspiranti sindaci e un esercito di 240 potenziali consiglieri comunali, distribuiti in quindici liste. Ai nastri di partenza una campagna elettorale che si preannuncia particolarmente calda, con il deposito ufficiale di nomi e simboli tra venerdì e ieri.
Il futuro sindaco della città uscirà da una rosa di nomi non nuovi a esperienze amministrative. Per la seconda volta consecutiva tra quanti si contendono la carica di primo cittadino mancano i neofiti assoluti.
Pino Capalbo, Anna Vigliaturo, Mario Bonacci e Maurizio Feraudo hanno tutti alle spalle esperienze tra consiglio e giunta comunali.
Pino Capalbo, 44 anni, avvocato, è sostenuto da sette liste: Partito Democratico, Acri in Comune, Liberamente, Movimento Acri Democratica, Uniti per Là Mucone, Nuovi Orizzonti per Acri e Sinistra Italiana.
Per quasi dodici anni ha occupato uno degli scanni consiliari. E’ stato anche vicepresidente della comunità montana “Destra Crati – Sila Greca” e consigliere provinciale.
Anna Vigliaturo, 45 anni, commercialista, è appoggiata da tre liste: Udc, Centristi per Acri e I moderati di Acri.
In passato è stata per tre anni assessore nella giunta Trematerra – Maiorano ed è consigliere comunale uscente.
Due i simboli associati invece alla candidatura di Mario Bonacci, 60 anni, insegnante di matematica: “Noi per Acri” e “Democratici per la legalità”.
Bonacci ha una lunga esperienza amministrativa: è stato per due volte assessore( giunta Zanfino, dal 1994 al 1998; giunta Coschignano, dal 2005 al 2010) e per tre volte consigliere( dal 1989 al 1994, dal 2000 al 2005 e dal 2010 al 2013).
Maurizio Feraudo, 56 anni, avvocato, può contare sul sostegno di tre liste: Cattolici Progressisti, Cittadini in Movimento e Progetto Europa con Feraudo Sindaco.
Una sola esperienza a Palazzo Gencarelli: da consigliere comunale, nel movimento civico “Insieme per Acri”, dal 1994 al 1998. Dal 2005 al 2010 è stato consigliere regionale per “Italia dei valori”.
Difficile collocare le quattro candidature in uno schema tripolare. Il centrosinistra si presenta con due opzioni: Pino Capalbo e Mario Bonacci.
Il centro-destra è di difficile definizione. Forza Italia ha deciso di sostenere, sia pure senza una propria lista, Anna Vigliaturo. Quest’ultima, come il grosso dell’Udc, ha aderito al movimento “Centristi per l’Europa”, che fa capo a Pierferdinando Casini.
L’Udc comunque c’è e appoggia la sua ex tesserata.
Maurizio Feraudo si presenta con un cartello di liste civiche e raccoglie, almeno in parte, l’esperienza di Nicola Tenuta, sindaco sfiduciato lo scorso febbraio che ha deciso di non riproporsi.
Lascia invece perplessa l’ennesima assenza del Movimento Cinque Stelle. Qui c’erano due meetup che si contendevano il simbolo e nessuno è ai nastri di partenza. Avvenne anche nel 2013, dopo che i grillini erano stati il primo partito alle Politiche dello stesso anno.
Acri è un Comune in dissesto finanziario e l’organo di liquidazione, con tre commissari nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rimarrà in carica per diversi anni. Chi si appresta a governare la città, sa che vi saranno dei limiti nella sua azione dettati proprio dal default dichiarato lo scorso anno.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 14-05-2017 Piero Cirino


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