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ACRI: Ordine Pubblico,SEL Chiede un Consiglio Comunale Aperto

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Il circolo locale di Sel lancia l’allarme ordine pubblico ad Acri.
“Chiediamo alle forze politiche, alle istituzioni locali, alla Provincia e alla Regione Calabria – scrive Sel in una nota – uno sforzo congiunto per fermare il rovinoso declino di questo paese. Più volte abbiamo denunciato il pericolo di un arretramento economico, sociale e civile, ma il nostro grido è rimasto inascoltato.
Visto i numerosi problemi di ordine pubblico che negli ultimi mesi stanno turbando la quiete e la sicurezza della nostra comunità – prosegue la nota -, ci si aspettava dall’amministrazione e in particolare dal sindaco come massima carica istituzionale, una presa di posizione riguardo l’ordine pubblico e la sicurezza cittadina.Abbiamo aspettato invano. Nulla è stato fatto per prevenire eventuali altri fenomeni di degrado sociale. O se si è mosso qualcosa, non è noto”. Per Sel “i cittadini sono fortemente preoccupati e soprattutto nelle realtà periferiche si sentono abbandonati a sé stessi”.
Il circolo di Acri di Sinistra Ecologia Libertà “chiede al sindaco e al presidente del consiglio una seduta di consiglio comunale aperto a tutte le forze sociali e ai cittadini per discutere specificatamente di questa delicata problematica e delineare le azioni che si intendono intraprendere per contrastare sul nascere pericolosi fenomeni criminosi”. Sel sollecita “un momento di confronto dal quale dovranno emergere proposte concrete da sottoporre all’attenzione del sig. Prefetto di Cosenza, al fine di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine, delle attività investigative e della vigilanza sull’intero territorio comunale. Vigilanza che deve essere pubblica e che non può essere sostituita da quella privata”.
Il circolo di Sel di Acri “se non riceverà rassicurazioni in merito, costituirà una delegazione di cittadini e di rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali e chiederà direttamente un incontro a sua Eccellenza il Prefetto per sottoporgli la questione. Al sindaco e alla giunta chiediamo, ancora, trasparenza e chiarezza rispetto alla situazione del probabile dissesto finanziario.Così come ci saremmo aspettati, utopisticamente, un “tavolo di discussione” con le parti sociali ed i rappresentanti istituzionali della Regione e dei comuni limitrofi sull’emergenza – lavoratori precari Lsu – Lpu ed ex art. 7, ai quali va il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà”.

Piero Cirino

Da “Il Quotidiano della Calabria” del 12-11-2013.


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