Politica

Acri-Pd, interviene il segretario provinciale

Condividi:

All’indomani della richiesta, fatta da circa cento iscritti al Pd di Acri, di fare le primarie per scegliere il prossimo candidato a sindaco, c’è la risposta del segretario provinciale del partito, Luigi Guglielmelli. In una lettera inviata al segretario del circolo di Acri, Guglielmelli precisa “che non sono stati resi noti i nominativi dei firmatari della missiva, per cui la Federazione provinciale è impossibilitata a conoscere sia l’entità degli iscritti, asseritamente “oltre 100”, per mancanza di qualsivoglia riscontro, sia le generalità degli stessi”.
In merito “ai fatti narrati, si precisa che il circolo di Acri è attivo ininterrottamente dal 1943 nelle esperienze dei partiti fondatori del Pd e comunque dalla nascita del Partito Democratico e che lo stesso svolge una normale attività interna fatta di dibattiti, convegni, riunioni, Feste de l’Unità, tesseramento etc…”.
Inoltre, “mai in precedenza è stato denunciato l’immobilismo del circolo o altra anomalia, anche in relazione alla trasparenza e alla pubblicità del tesseramento. Tali censure, dunque, appaiono del tutto infondate, pretestuose e temerarie tanto da far pensare allo scrivente che, essendo fatte rilevare solo a pochi mesi dalle elezioni, sono mosse solo per interessi elettorali diretti o indiretti e per pregiudicare il decoro e l’immagine del circolo Pd di Acri, pregiudicandone nelle intenzioni la credibilità e l’autorevolezza”. Ancora, “il circolo di Acri è non solo in regola, ma svolge un’attività politica importante per tutto il Pd provinciale e regionale. In merito al metodo da seguire per la selezione del candidato sindaco, non si può non rimandare alle norme statutarie in materia”.
Nello specifico “appartiene alla sovranità degli iscritti di Acri scegliere, d’intesa con la coalizione politica costruita dalla locale segreteria in questi anni, quale metodo adottare, prevedendo il nostro statuto una serie di strumenti democratici. Sarà il circolo di Acri, dunque, nel rispetto delle norme statutarie, a valutare quale sia il metodo giusto nell’esclusivo interesse della comunità acrese e al fine di rafforzare la proposta politica che il Pd intende sottoporre agli elettori”.
Infine “la filosofia del “liberi tutti” si addice alle battaglie condotte negli anni scorsi in tanti paesi a favore dei prigionieri politici, per la libertà e l’affermazione dei diritti civili. Nel caso di specie si richiamano gli iscritti al rispetto delle decisioni che saranno assunte nel rispetto delle regole e dello statuto. Regole politiche già non rispettate dal momento che il vostro documento è stato reso pubblico senza alcuna discussione interna e senza alcuna richiesta di riunione preventiva agli organi del partito. La pubblicazione del documento, infatti, è di per sé un non riconoscimento dell’assemblea degli iscritti che è stata già convocata dal segretario di circolo o comunque una mancanza di rispetto verso gli organi statutari chiamati a pronunciarsi sulle vicende politiche acresi”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 16-02-2017 Piero Cirino


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!