Libri

Il giunco si piega ma non si spezza

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Acri, una cittadina dove il benessere e la salute sono al centro di numerosi dibattiti, ospita a Palazzo Sanseverino-Falcone venerdì 2 maggio un incontro di grande rilevanza sulla Medicina di genere organizzato dalla associazione Fidapa sezione di Acri.  

Ci sarà anche uno spazio  dedicato al tema delle patologie cardiovascolari coordinato dal dottore Massimo Conocchia. In questa occasione, verrà presentato il libro “Il giunco si piega ma non si spezza” di Elena Ricci, un racconto autobiografico che esplora la sua esperienza personale vissuta durante un delicato percorso ospedaliero.  

Il libro non è solo un resoconto di eventi traumatici, ma un viaggio interiore che l’autrice ha sentito il bisogno di raccontare per fermare i ricordi e creare una memoria storica.  

La scrittura, in questo caso, si fa strumento di riflessione, un atto di autocura che ha permesso all’autrice di dare ordine ai pensieri e di riflettere sul significato di quanto vissuto. 

Scrivere, infatti, è un’attività che può rivelarsi cruciale nel processo di guarigione, specialmente quando si affrontano esperienze traumatiche come quelle vissute in ospedale. Non si tratta solo di un atto creativo, ma di un potente strumento terapeutico. Esprimersi attraverso la scrittura permette di organizzare i pensieri, di fare ordine nelle emozioni, e spesso aiuta a dare un senso a situazioni difficili da elaborare. Il racconto diventa una via per affrontare il trauma, per fare i conti con la propria sofferenza e, allo stesso tempo, per trarne una forza che sostiene il recupero psicologico ed emotivo.

La scrittura, in questo contesto, non ha bisogno di particolari abilità artistiche; chiunque può intraprendere questo percorso, con la sola intenzione di esplorare i propri pensieri e sentimenti più profondi. Scrivere su ciò che si è vissuto diventa così un modo per guarire.

Il libro di Elena Ricci va oltre la dimensione personale, è anche un omaggio alla memoria storica. Fermare per iscritto la propria esperienza è un atto che aiuta a non dimenticare e a preservare la consapevolezza su ciò che si è vissuto.  La memoria storica non riguarda solo gli eventi pubblici, ma anche quelli privati e intimi che, una volta condivisi, possono diventare risorse per la collettività. Questo libro diventa, dunque, un’importante occasione per riflettere sul valore del ricordo, che diventa uno strumento di supporto per chi, in futuro, si troverà a dover affrontare un percorso simile.

Un aspetto che rende ancora più interessante e prezioso il libro è che è stato scritto da una paziente e non da un medico. Questo dettaglio consente di conoscere il problema cardiovascolare da una prospettiva completamente nuova, che difficilmente si trova nei racconti tradizionali.

Se infatti la letteratura medica abbonda di racconti e testimonianze sui vissuti degli operatori sanitari, è più raro poter leggere il punto di vista del paziente, che offre una prospettiva spesso sconosciuta e altrettanto significativa.

Il lettore ha la possibilità di entrare nella sfera intima della paziente, di percepire e comprendere emozioni e sensazioni che vanno oltre la diagnosi medica. È un racconto che esplora l’ambiente ospedaliero, la terapia intensiva, l’incertezza di un’operazione cardiochirurgica, il timore e la speranza che si intrecciano nei giorni successivi. Questo approccio così umano e diretto rappresenta un valore aggiunto, perché permette di vedere la malattia e la cura da un’angolazione diversa, altrettanto importante quanto quella scientifica. 

Per l’autrice, mettere a nudo i propri pensieri e sentimenti non è stato facile, ma è stato un passaggio necessario. L’esigenza di scrivere nasce dal bisogno di non rimanere sola con il proprio vissuto, ma di condividerlo con altre persone. Il libro diventa così un messaggio di speranza per chi sta attraversando una situazione simile, ma anche un’opportunità di riflessione per chi vuole comprendere meglio questa esperienza. La condivisione di un vissuto così intimo è, infatti, una risorsa per il lettore, che può trovarvi conforto, coraggio e una nuova consapevolezza nel proprio cammino.

Il ricavato dalla vendita del libro sarà devoluto per contribuire all’acquisto di un defibrillatore da posizionare presso il Circolo Comunale della Terza Eta’ di Acri.

Elena Ricci


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