comunicato stampa

Il Pd domani in piazza contro questo dimensionamento scolastico che mortifica Acri

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La recente delibera della Giunta Regionale della Calabria ha scatenato una forte preoccupazione ad Acri, dove la decisione di ridimensionare le dirigenze scolastiche potrà generare ingenti ripercussioni negative sia sul fronte occupazionale che sui servizi educativi offerti. Ma occorre fare un passo indietro!
La Giunta Comunale di Acri nella delibera n. 162 del 15 settembre 2023 ha formulato una proposta di programmazione della rete scolastica delle Istituzioni del II ciclo, attenendosi in pieno agli Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa nonché supportata dai pareri favorevoli dei dirigenti scolastici dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Classico-Liceo Scientifico V. Julia e dell’ITCGT- Liceo E.S. G. B. Falcone.
La proposta della Giunta Comunale è stata pienamente successivamente dal Consiglio provinciale, che l’ha ritenuta pienamente valida e ha approvato l’accorpamento dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Classico-Liceo Scientifico V. Julia all’ITCGT- Liceo E.S. G. B. Falcone, per dare vita ad un’autonomia di 765 alunni. La seconda proposta accolta ed approvata dal Consiglio provinciale è stata quella di preservare l’autonomia dell’Istituto IPSIA-ITI di Acri, con 556 alunni, tenendo conto che Acri è comune montano e che presenta due parametri di criticità, accessibilità e decremento della popolazione scolastica pari al – 8,6%.
Questa proposta garantisce in modo palese due obiettivi fondamentali: l’offerta formativa, con una rete di servizi scolastici efficace ed efficiente, nel preminente interesse degli alunni, funzionale ed efficiente dal punto di vista amministrativo-manageriale e tutela posti di lavoro. Preservare queste due autonomie significa tutelare posti di lavoro per personale docente, personale ATA, DSGA e Dirigenti scolastico. Un polo unico di 1316 alunni significherebbe non tutelare la loro offerta formativa.
La decisione di eliminare tre dirigenze scolastiche ad Acri ha scatenato timori tra gli insegnanti e il personale amministrativo, poiché potrebbe tradursi in una riduzione di posti di lavoro nel settore dell’istruzione. Questo non solo rappresenta una sfida per coloro che potrebbero perdere il loro impiego, ma solleva anche preoccupazioni sul sovraffollamento delle classi e sulla capacità delle scuole di fornire un’istruzione di qualità.
La diminuzione delle dirigenze scolastiche non solo ha conseguenze sul piano occupazionale ma incide anche sulla gestione complessiva delle scuole ad Acri. La capacità di offrire servizi educativi completi e personalizzati potrebbe essere compromessa, mettendo a rischio l’esperienza educativa degli studenti. La comunità locale esprime inquietudine per la possibile diminuzione della qualità dell’istruzione offerta alle nuove generazioni.
Le preoccupazioni della comunità non si limitano al contesto scolastico, ma si estendono al tessuto sociale di Acri. Genitori, insegnanti e cittadini sono uniti nella richiesta di una revisione della decisione della Giunta Regionale. Chiedono un dialogo aperto e trasparente che tenga conto delle esigenze della comunità, evidenziando l’importanza di preservare l’eccellenza educativa e di garantire la sicurezza occupazionale per il personale scolastico.
La delibera della Giunta Regionale della Calabria, che ha portato alla perdita di tre dirigenze scolastiche ad Acri, ha innescato una serie di preoccupazioni nella comunità. Il Vice-Presidente della Giunta Regionale pubblicamente sostiene che sono state tutelate le aree interne (mah!) se fosse stato questo l’obiettivo si richiede, sin da subito, un invito della stessa a venire ad Acri al fine di rendersi conto di dove sia collocato. Si suppone, a questo punto, che è per questo motivo “esigenza di tutela delle aree interne” che sulla costa ionica si siano preservati ben quattro autonomie scolastiche di cui un consigliere regionale di Forza Italia oggi se ne prende i meriti. Si presume che il partito di Forza Italia ad Acri non sia d’accordo al depauperamento del nostro territorio che la Giunta Regionale sta attuando dalla sanità alla scuola; al contrario, se il Partito di Forza Italia è d’accordo è necessario che ne spieghi oggi i motivi alla città di Acri. Sanità e scuola, pilastri fondamentali di una società civile, non vengono garantiti, costringendo l’amministrazione a ricorrere al Tar per la loro tutela.
La qualità dell’istruzione e la stabilità occupazionale sono pilastri fondamentali per la prosperità di Acri e il Partito Democratico di Acri si unisce alla sua comunità scendendo in piazza domani nella speranza di trovare soluzioni che preservino entrambi.
Circolo PD Acri


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