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In proiezione al cinema la versione live action del classico Disney “La Sirenetta”.

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È in programmazione, dallo scorso 24 Maggio, nelle sale cinematografiche italiane la nuova versione, con attori in carne ed ossa, de La Sirenetta scritta da Hans Christian Andersen nel 1837; la fiaba è fra le più conosciute ed è una delle opere più amate dello scrittore danese, soprattutto in patria, tanto che alla protagonista è stata anche dedicata una statua posta nelle acque antistanti il porto della capitale danese, meta di migliaia di curiosi e turisti.

La versione originale Disney a cartoni animati che risale al 1989, fu un grande successo e produsse un introito che risollevò le casse della casa di produzione statunitense, oltre a vincere due premi Oscar: per la colonna sonora e per la canzone con Under the sea. È del tutto naturale, quindi, che la sua riproduzione in live action rientri nel filone che comprende altri successi animati Disney, diventati poi film.

La Sirenetta, racconta la storia di Ariel, una bellissima e vivace sirena in cerca di avventura, figlia più giovane e ribelle del Re del mare Tritone (interpretato da Javier Bardem), che desidera scoprire il mondo al di là delle acque marine e, mentre esplora la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel desidera seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, la zia Ursula, sorella del padre: in cambio della sua melodiosa voce avrà un paio di gambe, al posto della pinna, che le daranno la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua esistenza e la corona di suo padre.

La regia di questo nuovo remake Disney è stata affidata a Rob Marshall, candidato all’Oscar nel 2003 per Chicago, il cui nome figura anche tra gli sceneggiatori e i produttori. Il volto di Ariel è quello dell’attrice e cantante nera Halle Baley, cinque volte candidata ai Grammy insieme alla sorella Chloe con la quale forma il duo Chloe x Halle. La scelta ha provocato, al suo annuncio, qualche polemica da parte dei fan della storia, i quali avrebbero voluto una maggiore aderenza del personaggio alla fiaba originale e alla precedente versione animata, che è inevitabilmente sfociata nella trita discussione del politicamente corretto ad ogni costo e nella percezione razzista della questione, Per fortuna, ne siamo certi, i piccoli spettatori, non faranno caso al colore della pelle della giovane sirena, ma più probabilmente si immedesimeranno nella sua storia, nel suo entusiasmo e nei suoi desideri. E neanche baderanno al fatto che le sette sorelle di Ariel siano ognuna di un’etnia diversa e che la madre del principe Eric, quest’ultimo pelle bianca e occhi azzurri, sia nera.

Nel doppiaggio italiano la voce di Ariel è quella di Sara Labidi, mentre le parti cantate sono state affidate a Yana C. L’iconico personaggio del granchio Sebastian, incaricato dal re Tritone di badare ad Ariel, è doppiato dal cantautore milanese Mahmood, al quale è toccato il prestigioso compito di interpretare la canzone rappresentativa del film, vincitrice dell’Oscar In fondo al mar.

Le prime critiche di questa versione personificata de La Sirenetta sono contrastanti: mentre alcuni ne apprezzano la fedeltà (ineludibile aggiungiamo noi) alla narrazione del cartoon, altri ritengono proprio quella conformità eccessiva, soprattutto nella parte grafica che risulta pacchiana e pittoresca. È altamente probabile, però, che al di là di queste considerazioni, il film sarà un nuovo grande successo al botteghino, raggiungendo, così, l’obiettivo primario dei produttori.

Werner Altomare


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