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Acri-E’ allarme benzene

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Entra nella fase di piena operatività la stazione di background urbano, con una completa dotazione di analizzatori ambientali, installata sul Belvedere di Viale Beato Angelo. Ne dà notizia, in una nota,l’assessore comunale all’Ambiente, Salvatore Ferraro.
“Il territorio del Comune di Acri – vi si legge -, peraltro già studiato negli anni passati con campagne di misurazione stagionali, attraverso laboratori mobili di cui l’Arpacal è dotata, sarà adesso monitorato in continuo per un triennio”.
Si tratta di un progetto finanziato dall’Unione Europea, per mezzo del Por Fesr Calabria 2007-2013 e affidato dalla Regione all’Arpacal.
Il Progetto prevede “la strutturazione di una rete regionale di tutela della qualità dell’aria che interessa lo studio e la tutela di zone con significative ricadute ambientali”.
Acri “purtroppo rientra in una di queste, visto che dalle precedenti misurazione è risultato presente nell’aria del centro urbano un tasso elevato di benzene”.
La misurazione effettuata ad Acri “ha presentato il valore elevato di benzene nella stagione invernale, dato che risulta ancor più preoccupante se raffrontato a quello di Cosenza, dove i rilevamenti sono stati effettuati in prossimità dello svincolo autostradale ad alta densità di traffico, con i risultato di un tasso di benzene inferiore alla soglia consentita.
Partendo dalla considerazione che l’elevato tasso di benzene è stato registrato in inverno e che ad Acri – scrive ancora Salvatore Ferraro-, paese di montagna, la gran parte dei cittadini utilizzano i caminetti per il riscaldamento, si è giunti alla ipotesi che nella nostra città si bruci qualcosa di sospetto. La responsabilità dovrebbe ricadere sull’utilizzo di pellet non a norma e di dubbia provenienza, la combustione di vecchi manufatti di legno trattati o verniciati, i prodotti facilmente infiammabili, tipo diavolina, utilizzati per rendere agevole l’accensione di combustibili come legna e carbone”.
Il Comune avvierà “una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla necessità di ridurre la combustione di questi materiali, chiedendo la collaborazione dei cittadini, e se in questi tre anni di monitoraggio continuo si verificherà un abbassamento del benzene nell’aria di Acri, avremo ottenuto il risultato di migliorare la qualità dell’aria e di incidere favorevolmente sull’epidemiologia ambientale di alcune malattie”.
Infine, “un ringraziamento va ai tecnici e agli esperti scientifici dell’Arpacal, che, nello spirito di collaborazione fra enti che lavorano nell’interesse della collettività, hanno messo a disposizione della nostra città le loro conoscenze e la logistica per l’ istallazione della stazione fissa di monitoraggio della qualità dell’aria”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 04-03-2015.


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