Platea

Grace Kelly, eterna icona di stile ed eleganza

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Padre di origini Irlandesi, madre con sangue tedesco nelle vene, entrambi sportivi, Grace Patricia Kelly, nata a Filadelfia (Pennsylvania) il 12 Novembre 1929, ha avuto una educazione cattolica e borghese. La famiglia non fu proprio contenta quando Grace comunicò di voler intraprendere la strada del mondo dello spettacolo, che seguì dapprima come indossatrice, poi studiando recitazione e cominciando la carriera di attrice. Debuttò in teatro a Broadway ne Il Padre di Strindberg, vincendo il Theatre World Award per la sua interpretazione. Le porte del cinema le si spalancarono nel 1951, il ruolo secondario che le fu affidato non le impedì di far brillare la sua bravura, la sua bellezza e la sua eleganza e già l’anno successivo fu scritturata per il ruolo da protagonista in Mezzogiorno di Fuoco accanto al divo Gary Cooper. Nel 1953 vinse il Golden Globe e ottenne la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista per Mogambo al fianco di Clark Gable e Ava Gardner.

La collaborazione artistica più proficua è certamente quella con Alfred Hitchcock, il quale fu letteralmente folgorato da Grace che rappresentava, secondo lui, l’ideale della bellezza femminile, capace di una sensualità dissimulata da un algido e noncurante distacco, tanto da coniare per lei l’espressione Ghiaccio Bollente. Il regista inglese la diresse tre volte tra il 1954 e il 1955 in altrettanti film celeberrimi: Il Delitto Perfetto al fianco di Ray Milland, La Finestra sul Cortile con James Stewart e Caccia al Ladro accanto a Cary Grant, girato in Costa Azzura e Montecarlo. Fu proprio grazie a quest’ultima pellicola che Grace incontrò il Principe Ranieri III di Monaco, il quale se ne innamorò, la corteggiò e si fidanzò con lei. Nel frattempo l’attrice aveva iniziato a girare La Ragazza di Campagna la cui interpretazione le valse il Premio Oscar per la migliore attrice protagonista. Il suo ultimo film prima del matrimonio con Ranieri fu Alta Società insieme a Bing Crosby e Frank Sinatra.

Le nòzze si celebrarono il 19 Aprile del 1956 e furono le prime della storia ad essere trasmesse in TV in mondovisione, seguite da milioni di telespettatori.  Da quel momento, nonostante le siano stati sottoposti diversi copioni (anche da Hitchcock), la ragion di Stato e la volontà di Ranieri, indussero Grace a smettere di recitare e a calarsi pienamente e con altrettanta innata naturalezza, nel ruolo di Principessa consòrte. Frank Sinatra ebbe a dire che Grace era “nata principessa”. Dal matrimonio nacquero tre figli: la primogenita Carolina, Alberto II (successore alla guida del Principato dopo la morte di Ranieri) e Stephanie.

Una vita felice, una storia fiabesca che ha appassionato tutto il mondo e che si è conclusa nel dolore tra le lamiere accartocciate di una Rover modello 3500. La mattina del 13 Settembre 1982, la Principessa, anziché farsi accompagnare, come consuetudine, dal suo autista, si mette lei stessa alla guida per recarsi dalle sarte per farsi sistemare alcuni abiti in vista di un prossimo viaggio in Francia. Lungo i tornanti che dalla Rocca di Monaco portano giù verso La Turbie (gli stessi immortalati dalle scene del film Caccia al Ladro che ne rimangono a triste testimonianza), Grace perde il controllo della vettura che sbanda, sfonda il parapetto e dopo un volo di quaranta metri termina la sua tragica corsa schiantandosi nel parcheggio di una villa sottostante. Al posto del passeggero è seduta la terzogenita Stephanie che si salva, riportando fratture fisiche e psicologiche; le condizioni della Principessa, al contrario, appaiono immediatamente disperate.

Nonostante i tentativi di rianimarla da parte dell’equipe medica dell’Ospedale La Colle a lei intitolato, morirà il giorno dopo, all’età di 52 anni. Il referto ufficiale del decesso dice che la Principessa di Monaco ha avuto un’emorragia cerebrale mentre era alla guida e ciò ha causato la perdita del controllo della vettura e di conseguenza l’incidente che ha finito per ucciderla. Gli ultimi minuti di vita di Grace, però, sono tuttora avvolti nel mistero: si è anche insinuato che alla guida ci fosse l’allora minorenne Stephanie, ma questo non si è mai potuto dimostrare.

Tutto ciò ha alimentato il mito della triste favola di Grace Kelly Principessa di Monaco, ancora oggi ricordata come icona di stile ed eleganza.

Werner Altomare


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