Platea

Il film Perfetti Sconosciuti si trasferisce sui palcoscenici teatrali

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Uscito nel 2016 per la sceneggiatura e la regia di Paolo Genovese, Perfetti Sconosciuti è stato uno dei film italiani di maggior successo, ricavando ottimi incassi e ricevendo numerosi riconoscimenti dalla critica, tra i quali spiccano due David di Donatello e tre Nastri d’Argento. Oltre ad essere stato distribuito nella versione italiana doppiata nelle lingue dei vari Paesi, ha avuto il più alto numero di sempre di remake: 25 in tutto il mondo, record assoluto inserito anche nel Guinness dei Primati.  E’ stato prodotto in Nazioni geograficamente e culturalmente più vicine a noi come Grecia, Germania, Francia, Spagna, ma anche in Paesi del tutto inaspettati coma Armenia, Qatar, Vietnam, Emirati Arabi, Indonesia, Corea del Sud passando attraverso Russia, Cina, Israele, Turchia… Era in preparazione anche un adattamento Statunitense, ma le questioni giudiziarie che hanno riguardato il produttore Harvey Weinstein, il quale aveva ne acquistato i diritti, hanno fatto sospendere temporaneamente il progetto.

Il soggetto del film è stato ispirato a Genovese da una frase dello scrittore Gabriel Garcia Marquez il quale sosteneva che “Tutti gli esseri umani hanno tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”, la qual cosa, secondo il regista, non rappresenta necessariamente una questione patologica, ma potrebbe essere considerata fisiologica: semplicemente si tengono per sé quelle cose che non si vogliono far conoscere agli altri. Prima dell’avvento del web, i segreti erano custoditi nella nostra memoria che oggi è stata sostituita dalla memoria di una sim-card dei nostri telefoni cellulari.

La struttura della storia è sconsideratamente semplice: durante una cena tra sette amici viene proposto di fare un gioco: ciascuno metterà sul tavolo il proprio cellulare, rispondendo a telefonate e messaggi apertamente davanti agli altri, dimostrando di non avere segreti. A Genovese più volte è stato proposto di fare il sequel di Perfetti Sconosciuti, anche una serie TV, addirittura un gioco di società, ma non ha voluto prenderli in considerazione dichiarando di aver ormai detto attraverso il film tutto quello che si sentiva di dire.  Fino a quando non ha assistito alla rappresentazione teatrale della piece (di cui ha curato l’adattamento) in alcuni Paesi esteri come l’Argentina, l’Ungheria e la Spagna: lingue diverse, culture diverse eppure identica energia ed ha realizzato che ancora qualcosa si poteva dare e ricevere dal palcoscenico -dichiara il regista- il quale in teatro, dove per inciso debutta alla direzione, avrebbe potuto avvertire nuovi brividi, nuove sensazioni. Il cinema è profondamente diverso -continua Genovese- in un film il regista ti porta a vedere quello che vuole lui, con un primo piano, con un dettaglio e poi c’era un’idea di regia molto precisa: lo spettatore doveva sentirsi parte di quella cena, non a caso i protagonisti sono sette; il posto vuoto era destinato al pubblico, ottavo invitato! In teatro, invece, il pubblico dal vivo decide lui dove posare la propria attenzione, in platea ci sono centinaia di spettatori, farli sedere alla tavola di Perfetti Sconosciuti, questa è l’esperienza più interessante, diversa dal cinema.

La tournèè teatrale prodotta da Nuovo Teatro con Leone Film Group e Teatro della Toscana partirà all’inizio del 2023, il debutto è previsto il 10 Febbraio al Teatro Comunale di Caserta. Sono già state definite date in teatri di tutt’Italia: da Perugia a Salerno, da Ancona a Trieste a Venezia, poi Firenze, Roma all’Ambra Jovinelli e Napoli al Diana, per terminare a Catania. Poche rivelazioni ancora sul cast che, comunque, sarà diverso da quello cinematografico; unico nome sinora trapelato è quello dell’attore reggino Massimo De Lorenzo, che Genovese ha già diretto nel film Immaturi del 2011.

Intanto il regista Romano è attualmente impegnato nelle riprese della nuova serie TV in otto puntate, prodotta da Disney, I Leoni di Sicilia, tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice Stefania Auci, che narra l’avvincente storia della famiglia Florio, fuggita dalla Calabria verso la Sicilia di metà Ottocento, in cerca di riscatto sociale. E’ il racconto di un’epopea fatta di amori, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni che conduce fino all’unità d’Italia. Sarà trasmessa sulla piattaforma Disney+ in primavera: annotatelo in agenda.

Werner Altomare


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