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Una squadra: quella volta che l’Italia vinse la Coppa Davis

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Si è appena conclusa la 39ma edizione del Torino Film Festival durante il quale, tra i diversi e numerosi eventi, è stato presentato un interessantissimo docu-film dal titolo UNA SQUADRA.

La squadra in questione è quella composta da Adriano Panatta, che aveva appena vinto gli Internazionali di Roma e il Roland Garros a Parigi, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli, capitanati da un mito come Nicola Pietrangeli: è stata la Nazionale Italiana di tennis più forte di sempre e forse anche la più forte del mondo; certamente lo è stata nella seconda metà degli anni settanta quando, nei cinque anni che vanno dal 1976 al 1980, è stata capace di giungere per ben quattro volte in finale di Coppa Davis, vincendo l’edizione del 1976 giocatasi in Cile. Prima, e finora unica, volta nella storia del tennis italiano.

A quella impresa e a quella squadra, il produttore cinematografico Domenico Procacci (appassionato di tennis), ha voluto dedicare quest’opera, scritta insieme a Lucio Biancatelli e Sandro Veronesi, mettendosi per la prima volta dietro la macchina da presa per curarne anche la regia.

Un film documento che sarà trasmesso su SKY, in sei puntate di 45 minuti ciascuna, nel prossimo mese di Maggio, molto probabilmente in concomitanza degli Internazionali d’Italia di tennis al Foro Italico.

Nel 1976 il Cile era sotto il regime fascista del dittatore Augusto Pinochet, autoproclamatosi Presidente a seguito di un golpe militare e resosi protagonista di feroci repressioni. Molti Paesi del mondo deploravano il suo operato e anche in Italia c’era un movimento d’opinione piuttosto importante contro ciò che accadeva nel Paese Sudamericano: l’opportunità della partecipazione della nostra compagine a quella edizione della Coppa Davis divenne una questione politica e rimase in discussione fino all’ultimo momento.

Una volta scesi sul campo di gioco i tennisti italiani manifestarono la loro solidarietà al popolo Cileno, soprattutto Panatta che convinse Barazzutti a giocare, con indosso magliette di colore rosso, la partita di doppio contro il duo cileno Cornejo / Fillol che si disputò nell’Estadio Nacional, proprio lo stadio nel quale tre anni prima Pinochet aveva tenuto rinchiusi i suoi oppositori.

Ecco perché quella vittoria non ebbe la celebrazione che avrebbe meritato, anche al loro rientro in Italia con l’Insalatiera d’Argento, i quattro giocatori più il capitano non ricevettero l’attenzione e l’acclamazione che sarebbe stato giusto tributare loro per quel grande successo, mai capitato fino ad allora al nostro Paese e che da allora non è mai più capitato.

Una squadra, osteggiata dallo stesso pubblico italiano, che non andava d’accordo nemmeno tra i suoi stessi componenti: i quattro giocatori, tutti con caratteri forti, avevano tra loro rapporti difficili, a volte conflittuali, giocavano insieme spesso senza neanche parlarsi. Nonostante tutto ciò la Squadra fu capace di trovare una incredibile forza che, insieme al grande talento, gli permise di dominare il tennis di quegli anni.

Una Squadra di cui in pochi hanno parlato nel corso dei 45 anni seguiti a quel successo. Fino ad oggi.

Con questo docu-film, questi straordinari atleti, che per l’occasione si sono ritrovati, da quei tempi per la prima volta di nuovo tutti insieme, riceveranno finalmente il giusto riconoscimento alle loro straordinarie gesta sportive.

Werner Altomare


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